“Abbiamo raccolto le ceneri di un Ente sull’orlo del fallimento sia politico che economico e ci siamo rimboccati le maniche per ricostruire quello che la politica vecchia maniera aveva intenzione di distruggere. Con la relazione di fine mandato, inoltrata alla Corte dei Conti, abbiamo sintetizzato cinque anni di amministrazione che hanno rivoluzionato un Ente, oggi, più vicino ai cittadini e con più capacità di investimento. La Regione Lazio non ha adottato la Legge di riordino delle funzioni creando incertezza nello svolgimento delle competenze incrementando costi a carico della CM.
Dopo aver gestito il trasferimento di una parte di funzioni e personale, come le politiche attive del lavoro e le funzioni sociali, abbiamo iniziato a lavorare attentamente, insieme a tutto il Consiglio e con un costante coinvolgimento degli uffici, per restituire all’Ente capacità d’azione nelle funzioni dirette, come edilizia scolastica, viabilità e ambiente, sia di quelle strategiche, un ruolo attivo per il miglioramento di servizi e infrastrutture. Siamo intervenuti nell’organizzazione interna delle funzioni e nella rotazione dei dirigenti, per dotare una struttura operativa più adeguata e funzionale agli scopi attribuiti dalla legge, in un’ottica di risparmio e di migliore efficacia dell’azione amministrativa.
Il Piano strategico, il principale strumento che la legge affida all’Ente metropolitano, ha avviato il proprio processo partecipativo, in un quadro complessivo di confronto e progettazione condivisa con tutti gli attori coinvolti. Così come abbiamo dato pieno supporto alle Amministrazioni locali nelle gare pubbliche, con un forte potenziamento della Stazione unica appaltante. Dall’ambiente all’apprendistato, abbiamo acquisito sempre più un ruolo di primo piano nella progettazione europea, affermando Roma tra le città metropolitane più attive nella condivisione di strategie e politiche per un governo del territorio a dimensione metropolitana, come nelle politiche scolastiche con una forte risposta alla pandemia progettando una didattica a distanza di alto livello, coadiuvata da una programmazione tecnologica incrociando dati utili elaborati dal Gis e ufficio statistica, con il supporto professionale di “Capitale Lavoro”.
Un’attenta politica finanziaria e tributaria ha consentito di mantenere in equilibrio i bilanci, senza entrare in dissesto né pre-dissesto, nonostante le manovre di finanza pubblica hanno assorbito ogni anno circa il 40% del gettito tributario dell’Ente. Abbiamo colto le opportunità di finanziamento, dal Bando periferie all’accesso ai fondi Miur e Mite, ottenendo le risorse per progettare nuove opere di mobilità, avviando la realizzazione di nuove importanti infrastrutture, a vantaggio dei cittadini di diversi quadranti del territorio.
Oggi possiamo dire che la Città metropolitana non solo ha dato risposte concrete al territorio, ma ha avviato quei passi fondamentali per acquisire un ruolo sempre più determinante a supporto della comunità metropolitana, recuperando e ridefinendo un’identità propria. Un risultato reso possibile grazie alla collaborazione di tutte le forze politiche in Consiglio e alla capacità professionali di tutto il personale, sulla cui formazione siamo tornati a investire. Un lavoro complessivo e corale, che dovrà continuare a crescere in futuro”.
Teresa Zotta, Vice Sindaco della Città metropolitano di Roma Capitale