L’anno lionistico si è aperto il 1°luglio e da quella data Gabriele Brenca è il Presidente del Club Lions Bracciano, Anguillara Sabazia, Monti Sabatini, un comprensorio vasto che comprende non solo i comuni lacustri, ma anche Manziana, Canale Monterano e Oriolo Romano. E’ l’anno, come è stato definito da più parti della “ripartenza” dopo le paure dettate dal Covid e dai timori che si sono “insinuati” nel nostro modo di vivere, di rispettare l’altro intaccando anche la nostra psiche nei comportamenti e perfino nelle nostre conversazioni, e in definitiva anche nel linguaggio. La libertà di muoversi, di incontrarsi, è stata per certi versi “sospesa”, limitata e questo ha comportato e comporta, anche se in misura minore, un condizionamento non piacevole. Per noi Lions è stato come un castigo, poiché operiamo e “serviamo” insieme, uniti da quello spirito di amicizia che lega i soci e quindi tutti i Club per essere, come afferma il Codice dell’etica lionistica, “solidali con il prossimo mediante l’aiuto ai deboli, il soccorso ai bisognosi, la simpatia ai sofferenti”. Con tutte le limitazioni sopra citate, abbiamo operato nell’anno lionistico appena trascorso e lo continueremo a fare nei comuni del comprensorio, le istituzioni scolastiche, sanitarie, religiose, militari, le associazioni di volontariato e con una attenzione particolare alle associazioni che si dedicano ai diversamente abili e alle comunità di recupero di soggetti particolarmente fragili.
Questo permette di esporre, attraverso “L’Agone” quelle che saranno le linee guida per l’anno in corso, anno ancora complesso per l’espletamento delle attività e per limitazioni e situazioni che possono variare a seconda della recrudescenza o meno, come è nell’auspicio di tutti, del virus. Si tratta di un programma attento alla realtà quotidiana e va riconosciuto il merito ai miei predecessori di aver tenuto molti impegni sociali nel momento più difficile della pandemia, che oltre ad attenzionare e a proseguire gli aiuti alle persone che si trovano in maggiori difficoltà, per la perdita di innumerevoli posti di lavoro determinati dalla chiusura prolungata delle attività nel nostro territorio. Un programma che vuole attenzionare anche la bellezza naturale del territorio, la ricchezza dei siti archeologici e dei nostri “borghi”, in definitiva la storia del comprensorio del lago Sabatino in tutte le sue sfaccettature. Si è pensato di proporre interessanti conferenze in webinar in modo da allargare la “piattaforma” dei partecipanti non solo ai soci, ma anche a chi fosse interessato all’argomento trattato. Si è già ripresa l’attività del “poster della pace” nelle scuole del 1° ciclo, mentre ci si augura di poter essere in presenza con il quinto premio “Salvatore D’Agostino”, per anni preside del liceo scientifico “Vian” oltre che nostro amato e compianto presidente del Club Lions, con il “Premio Mostra d’arte” ad Anguillara Sabazia e un concorso su un tema afferente all’ambiente tra gli studenti dell’istituto “Salvo D’Acquisto” e un concorso per le scuole del 1° Ciclo dal titolo “Adotta un monumento”. Ma il service nazionale più complesso è quello “culturale” Lions Kairos che, come recita il frontespizio del progetto stesso, possa “…contribuire alla realizzazione di una società per tutti attraverso un processo di trasformazione dove in gioco è la persona e non la patologia”. E’ un tema che dovrà prevedere il lavoro di docenti, psicologi e non solo, un progetto che ci auguriamo possa partire in questo anno lionistico e svilupparsi sempre più nel futuro. Il progetto e il relativo programma è articolato e si potrà esplicitare ancor meglio ai lettori de “L’agone” in altre occasioni che si svilupperanno nel corso del tempo. A chiusura di queste brevi note, si vuole sottolineare che il presidente del Club Lions deve sì proporre un programma che deve condividere e far ratificare e approvare e dal consiglio direttivo e dall’assemblea di tutti i soci, poiché le cariche sono annuali ed elettive; quindi tutti noi siamo transeunte, ma il nostro beneamato Club è vivo da 55 anni e sta solo alle nostre capacità, alla nostra volontà e all’amore che poniamo nelle nostre opere, se sapremo realizzare il nostro “We serve”.
Gabriele Brenca, presidente del Lions Club Bracciano Anguillara Sabazia Monti Sabatini