Domenica 3 ottobre si è svolta la seconda uscita dedicata alla ripulitura del tracciato dell’antica via Amerina, nel tratto al confine fra i comuni di Nepi, Castel Sant’Elia, Fabrica di Roma e Civita Castellana. Rispetto all’anno scorso il lavoro è stato meno impegnativo, ma ha comunque contribuito a valorizzare quest’area molto ricca dal punto di vista naturalistico e archeologico.
La ripulitura ha interessato inizialmente l’area in prossimità del Fosso Maggiore dove si concentrano una serie di monumenti funerari: tre tombe a dado, il piccolo colombario ricostruito all’interno del Museo Civico di Nepi e una particolare tomba a portico. Nel complesso, le tombe ripulite sono collocabili cronologicamente fra la fine del I secolo a.C. e l’inizio del I secolo d.C.
Questo spazio era stato oggetto di pulizia anche nel corso dell’anno e quindi il lavoro è consistito nel taglio delle erbe ricresciute negli ultimi mesi e nella pulizia del percorso diretto verso la discesa al Fosso Maggiore.
Successivamente si è passati a ripulire l’area in corrispondenza del ponte sul Fosso dei Tre Ponti. Questo ponte romano è l’unico ancora percorribile nel tratto Nepi – Falerii Novi, grazie alla sua massiccia struttura, lunga circa 45 metri, costituita da un nucleo cementizio e da un paramento esterno realizzato in opera quadrata, ovvero con blocco squadrati di tufo disposti alternativamente di testa e di taglio.
La spalla orientale del ponte è quella meglio visibile e per questa ragione i visitatori hanno l’abitudine di sostare in un piccolo spiazzo che ne permette l’osservazione. La crescita della vegetazione in questo punto aveva reso quasi impossibile la vista della struttura e l’intervento ha avuto, quindi, il principale obiettivo di restituire ai visitatori questa spettacolare visione.
La pulizia ha comportato anche la raccolta di rifiuti lungo il percorso che, deve essere sottolineato, durante i lavori ha visto il passaggio di decine di turisti. Questa numerosa presenza è indice dell’accresciuta attrattività che il nostro territorio sta avendo e ciò deve stimolare a fare ancora di più per la sua tutela, per far sì che il visitatore possa apprezzare quanto di meglio esso offre. La sinergia fra enti pubblici e privati, anche singoli, è sicuramente la strada migliore da percorrere per centrare questo obiettivo. La giornata di domenica ne è un piccolo, ma significativo esempio. Il lavoro è stato svolto sotto l’egida della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale, su iniziativa del direttore del Museo Civico di Nepi, Stefano Francocci, e del Comune di Nepi, ovvero del Consigliere Paolo Paoletti, e con l’indispensabile collaborazione dei volontari della Contrada Santa Maria del Palio dei Borgia: Mirko Burti, Demetrio Chiavari, Annarita Salerno, Maurizio Poeta, Rebecca Balestra e Cristiano Paoletti.