«Quello che sta accadendo in Italia certifica la morte della politica. Il Green pass è un provvedimento contraddittorio che – di fatto – nessuno può mettere in dubbio e tutti sono costretti ad accettare. Con buona pace del diritto al lavoro e dell’articolo uno della Costituzione. Una volta c’erano “le lotte” per un principio e la solidarietà fra categorie. Ora tutto ciò non esiste più. Trieste, forse, rappresenta l’ultimo baluardo. Ma si preferisce, da una parte trattare con degli impresentabili (vedi piazza del Popolo a Roma) e, dall’altra, manganellare chi difende un principio. Non a caso le urne elettorali sono vuote. La domanda è sempre una: cui prodest tutto ciò?».
Lo ha dichiarato Paolo Bianchini, presidente dell’associazione di categoria MIO Italia, Movimento Imprese Ospitalità.
«MIO Italia, in rappresentanza di migliaia di aziende del settore Horeca, aziende che hanno contribuito e contribuiscono alla ricchezza del Paese, ha fatto emergere da subito le contraddizioni e il rischio di accettare come fosse naturale un lasciapassare per accedere al posto di lavoro. In un periodo, fra l’altro – i dati lo urlano – in cui le piccole imprese continuano a fallire. Tutto ciò è allarmante», ha concluso Paolo Bianchini.