“L’Italia, secondo i dati Ismea, è leader europea e mondiale per superficie vitata coltivata a bio. Al 2019, infatti, si contano oltre 107mila ettari di vigneto biologico con un’incidenza sulla superficie vitata complessiva del nostro Paese di quasi il 19%, la più alta in Europa e nel mondo”. Lo dichiara in una nota il sottosegretario al Mipaaf, Francesco Battistono durante la partecipazione alla fiera internazionale Vinitaly.
“Questo dato – prosegue Battistoni – spiega la forte domanda di biologico e la relativa produzione che vede l’Italia del settore vitivinicolo sempre più green. Nel 2020, 4 bottiglie di vino su 100 sono biologiche e questi numeri sono in costante aumento, tanto che gli operatori complessivi del settore vitivinicolo biologico raggiungono quasi le 25.000 unità”.
“Qui a Vinitaly ho potuto apprezzare proprio i grandi investimenti che le cantine stanno adottando per diversificare i prodotti, unendo alla bottiglia tradizionale sempre più etichette biologiche e sostenibili. Un impulso che va ad incidere positivamente sui consumi interni ma anche e soprattutto sull’export. Il contributo del vitivinicolo biologico – continua – sarà fondamentale per accelerare il processo di transizione ecologica permettendo all’Italia di essere in linea con gli obiettivi europei offrendo ai consumatori sempre un prodotto di assoluta eccellenza e qualità. E come diceva Goethe – conclude Battistoni – ‘La vita è troppo breve per bere vini mediocri’”.