“Alea iacta est”, il dado è tratto, le sentenze sono arrivate. Tre al primo turno, la quarta al ballottaggio. Trevignano Romano, Canale Monterano e Oriolo Romano rinsaldano fiducia ai sindaci uscenti, confermandoli nei rispettivi ruoli di “primo cittadino”. Alessandro Bettarelli, Claudia Maciucchi ed Emanuele Rallo restano al comando dei rispettivi governi, e se gli elettori li hanno nuovamente scelti, significa che nel corso del primo mandato sono stati “capaci”. Bracciano punta invece sul rinnovamento e offre l’opportunità a Marco Crocicchi, che vince lo spareggio finale con l’antagonista di circostanza, Armando Tondinelli, al termine di una seconda parte di campagna elettorale nel corso della quale non sono mancate le scaramucce. Tutto lascia il tempo che trova, le assenze più o meno giustificate, gli assordanti silenzi, quel che si poteva fare e non s’è fatto. E quel che si farà. Si riparte, lancia in resta, mentre i problemi da risolvere continuano a essere fagocitati dalla questione-pandemia, fra storie di green pass, proteste di piazza, no-vax e immunità di gregge. Puntare le attenzioni su altri capitoli della nostra quotidianità non sarà comunque reato: dalle scuole alle strade, dall’attenzione per gli anziani e per quelli che non arrivano a fine mese, la questione rifiuti… servirebbe una Treccani per trascrivere problemi e problematiche di chi non riesce a stare al passo del Paese-Italia. L’augurio e la speranza è che il dramma-Covid possa aver fatto capire agli italiani tante cose. Possa, almeno, aver trasmesso sensibilità nei confronti delle classi sociali storicamente dimenticate.
Massimiliano Morelli