Lo studio e l’approfondimento delle discipline economiche, sia a livello di scuola secondaria di secondo grado e a maggior ragione nel contesto universitario, conducono il discente in un entusiasmante viaggio all’interno dei mercati, della finanza e, più in generale, nelle grandi sfide dell’economia. La stessa origine di questa parola, economia, dal greco (oikos), “casa” e (nomos) “norma” fa intuire la sua grande implicazione per ciascun membro della collettività, che è chiamato a organizzare al meglio nella sua “casa” l’utilizzo delle scarse risorse a sua disposizione per soddisfare con efficacia gli illimitati bisogni individuali o collettivi.
Questo è quanto si apprende all’istituto “Luca Paciolo”, nell’indirizzo di studi “tecnico economico” nelle sue articolazioni “amministrazione finanza e marketing” e “sistemi informativi aziendali”, dove lo studio dei valori fondanti dello Stato contenuti nella Costituzione favorisce la costruzione di una viva e autentica cittadinanza attiva, anche attraverso i PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) che consentono una più agevole transizione dalla scuola al lavoro attraverso l’ampliamento della formazione pratica e la diffusione dell’apprendimento basato sul lavoro.
A Roma, palazzo “Koch” ospita la Banca d’Italia, meta lavorativa ambita dagli appassionati di economia e finanza, baluardo dell’articolo 47 della Costituzione che sancisce il principio della tutela del risparmio e sostenitrice di iniziative formative rivolte agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Nel protocollo d’Intesa siglato tra il Ministero dell’Istruzione e la Banca d’Italia il 21 giugno 2021 si legge che “la formazione di base in materia di economia e finanza consente agli studenti di intraprendere scelte e comportamenti consapevoli e in linea con il principio di legalità”.
È comprensibile quindi l’entusiasmo coinvolgente di Emanuele Pallotta, docente di economia aziendale, quando ha appreso la notizia dell’accoglimento da parte della Banca d’Italia della candidatura del “Paciolo”, da lui inoltrata, per partecipare con le classi quinte dell’istituto tecnico economico a un PCTO su “La tassazione delle persone fisiche e gli adempimenti della Banca d’Italia per i dipendenti. Mod. 730: determinare e versare le imposte personali”. Tutto questo è stato possibile, commenta il professor Pallotta «grazie al dirigente scolastico Cosima Stefania Elena Chimienti, e alla funzione strumentale PCTO d’istituto, Alessandra Annibali, che hanno creduto fortemente in questa opportunità per i nostri studenti».
La consapevolezza che istituzioni prestigiose come la Banca d’Italia dedichino sforzi, spazi e tempi per progettare e realizzare attività che, attingendo dalle realtà operativa, favoriscano non solo futura occupabilità ma anche acquisizione di competenze tecniche, scientifiche, trasversali, manageriali e sull’etica del lavoro, trasmette un autentico senso di appartenenza allo Stato. Agli studenti che saranno selezionati per la partecipazione a questa iniziativa giunga l’augurio di immergersi in questa avventura con sguardo attento, impegno serio e con l’entusiasmo di chi sa che sta investendo sul proprio futuro.