“Dopo la vicenda giudiziaria della nomina del Procuratore di Roma, ora una nuova pronuncia del Consiglio di Stato azzera il vertice della Suprema Corte di Cassazione.
L’ennesimo terremoto giudiziario che rende evidente la necessità di una riforma urgente del meccanismo di nomina dei magistrati e dello stesso Consiglio Superiore della Magistratura”.
Così Antonino Galletti, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma, commenta la pronuncia del CdS sulla nomina del Primo Presidente e del Presidente Aggiunto della Suprema Corte.
“A una settimana dall’Inaugurazione dell’Anno giudiziario – spiega Galletti – ci troviamo dinanzi a una decisione che certo non intacca il prestigio di figure istituzionali stimatissime quali il Presidente Curzio e il Presidente Cassano, ma sicuramente mette in discussione i meccanismi che in seno al CSM hanno portato alla loro nomina, viziati secondo il Consiglio di Stato da logiche meritevoli di censura”.
“Al Ministro Cartabia chiediamo di procedere rapidamente nella riforma del CSM – conclude Galletti – per evitare che altre sentenze come queste o, come accaduto in passato, altre nomine reiterate dal Consiglio Superiore, nonostante la bocciatura giurisdizionale, generino smarrimento nei cittadini e negli operatori tutti della Giustizia”.