Nel picco invernale della quarta ondata Covid – con le incognite della contagiosissima variante – continua a tenere banco il tema del rientro a scuola dopo le vacanze di Natale, con il conseguente caos delle nuove regole per le quarantene e per i non vaccinati. Ma quando si torna in classe? E farà capolino anche l’odiata dad?
Le famiglie sono comprensibilmente appese a questi quesiti, che implicano un’organizzazione non indifferente.
Ma una parola di chiarezza è venuta poi da fonti del Governo, che sulla scuola ha tirato dritto: non ci sarà alcuno slittamento e le date di ripartenza delle scuole resteranno pertanto quelle previste dai calendari regionali.
E così è stato, ma del resto, nulla di nuovo, considerato che anche il “Decreto Natale”, approvato il 24 dicembre, confermava (almeno fino a quella data) la scuola in presenza fino al termine dello stato di emergenza, prorogato al 31 marzo 2022.
Dal “sapere” al “saper fare”, la scuola può cambiare
Sulla scia dunque dell’ottimismo dei mesi passati, e con uno sguardo fiducioso verso il futuro, l’istituto Salvo d’Acquisto di Bracciano, in perfetta aderenza con le disposizioni normative e sanitarie vigenti, già a partire dal mese di novembre si è attivato al fine di predisporre attività pratiche per le discipline di settore, da svolgersi nei laboratori della scuola (chimica, fisica, simulatore di volo, redazione e monitoraggio rotte, corso droni, per l’aeronautico; visite in azienda e attività pratiche, per l’agrario, attività di educazione eco-ambientale), a turno e per tutte le classi, al fine di garantire la specificità degli indirizzi di studio, la continuità della funzione didattica, nonché l’inclusione dei ragazzi BES tramite la socializzazione e l’interazione tra pari.
In questo istituto infatti le attività di “laboratorio tecnico” sono caratterizzate da un ruolo attivo dello studente, che più che mai, come in questo periodo, necessita di ripristinare, mantenere e solidificare le relazioni con gli altri, per il proprio e l’altrui benessere.
E’ ormai noto che gli allievi apprendono meglio se impegnati in attività che hanno uno scopo e che corrispondono a prestazioni che gli adulti svolgono nel mondo reale, favorendo così la costruzione di una conoscenza contestualizzata, in modo collaborativo.
A tal riguardo i ragazzi dell’indirizzo agrario si sono recati nelle aziende agricole dell’istituto per semina e piantumazione di alcuni alberi, nonché nel vigneto sperimentale dell’azienda stessa, e hanno dapprima valutato insieme ai docenti specializzati lo stato fenologico e sanitario della vite; e, successivamente, hanno definito gli interventi da effettuare nel periodo invernale.
Nelle loro attività di laboratorio si sono occupati di valutare lo stato dell’ammostamento e della fermentazione del vino prodotto dalla pigiatura di fine settembre, operando al contempo la torchiatura delle vinacce esauste e la “sfecciatura” del vino in fermentazione, seguita dal travaso in botti di stabilizzazione.
Ulteriori attività li vedranno invece partecipi di tour virtuali all’interno di alcune aziende agricole italiane, fiore all’occhiello del “Made in Italy”, contraddistinte nel panorama oltre per produzioni caratterizzanti, anche per la realizzazione di piani di inclusione sociale di soggetti svantaggiati, piani terapeutici, progetti operativi e servizi di welfare state; il tutto con il fine di una costruzione di un’idea di impresa agricola sociale, rispondente ai bisogni della comunità locale.
Per quanto riguarda i ragazzi dell’indirizzo aeronautico, i laboratori hanno come oggetto le discipline tecniche di settore: scienze della navigazione, traffico aereo, meteorologia e logistica.
Gli studenti si sono cimentati in primis nella pianificazione di una rotta di volo, con l’ausilio del materiale tecnico di base (carte geografiche di navigazione, regolo Jeppesen, righe aeronautiche…), per poi diventare i protagonisti delle scene tramite delle simulazioni pratiche delle fasi di volo.
Quest’ultima iniziativa è resa possibile grazie al simulatore di volo presente nell’istituto e utilizzato durante i training.
Accanto alle esercitazioni pratiche delle materie di indirizzo, non mancherà comunque la partecipazione di alcuni gruppi di studenti a laboratori interattivi, con l’obiettivo di sviluppare idee, strategie e campagne di marketing, con l’intento dunque di guidare i ragazzi verso l’innovazione, la traduzione dei pensieri in valori, nonché individuare e rispondere ai bisogni attraverso le tecniche dei “buyers personas”. Operativamente il focus di questa modalità didattica è quindi il “prodotto” da realizzare, che nel contempo rappresenta un pretesto per imparare, un attrattore delle attività.
Il processo con il quale lo studente si appropria dei contenuti disciplinari e sviluppa abilità cognitive, personali e sociali, implica altresì per l’insegnante una ristrutturazione del sé professionale e delle sue pratiche didattiche. Così facendo anche il discente dovrà cambiare il suo modo di “studiare”; dovrà avere un ruolo attivo sia cognitivamente sia operativamente. In questo modo si consentirà ai ragazzi di attivare gli stili di apprendimento preferiti, di utilizzare e valorizzare al meglio le proprie risorse ed i propri interessi, favorendo la consapevolezza di ciò che si è imparato e potenziandolo.
In fondo obiettivi e piani ben specificati e monitorati, insieme a un mix di ottimismo e realismo, sembrano essere una base concreta per molti successi… l’auspicio è quello di poter riuscire nell’intento.
Claudia Amoroso, professoressa