Gli operatori hanno subito diverse aggressioni ma non si sono fatti intimidire
Diversi in queste settimane sono stati gli open day che si sono realizzati nella Asl Roma4. A commentarli è stato il direttore generale Cristina Matranga: «La nostra Asl ha sempre avuto percentuali molto elevate di vaccinazioni, ma gli open day sono stati utili per alcune fasce della popolazione che avevano difficoltà nella prenotazione o che avevano problemi di date. E’ stato poi importante dare spazio ai bambini e ai ragazzi per tutelare loro e le scuole che dovevano assolutamente riaprire in massima sicurezza. Mi ha poi fatto molto piacere il sorriso di quelle donne in gravidanza che abbiamo potuto vaccinare negli open day a loro dedicati. Sono un numero esiguo ma abbiamo voluto mandare un messaggio importante per la vaccinazione in gravidanza e credo la risposta sia stata soddisfacente».
Purtroppo non sono mancati anche i momenti di tensione negli hub di tutta la Asl: «L’aumento delle aggressioni verbali e delle minacce era scontato con l’aumento delle limitazioni dovute al green pass. Noi siamo al servizio dello Stato e della popolazione. Il team coordinato dalla dottoressa Sinopoli composto anche da personale appena ventenne ha lavorato notte e giorno seguendo le linee guide regionali e nazionali. Nonostante le novità, i cambi di fasce d’età e i diversi vaccini utilizzati, abbiamo riscontrato pochissime criticità. Appena disponibile, partiremo con il vaccino Novavax e gli hub sono già allestiti e pronti. Speriamo con questo nuovo vaccino di convincere anche gli ultimi indecisi».
Decollata anche la campagna vaccinale per i bambini dai cinque agli undici anni: «I dati sono molto buoni. Dopo un primo periodo adesso stiamo accelerando. Purtroppo i tanti contagi e le quarantene in questa fascia di età hanno comportato l’annullamento di numerosi appuntamenti. È confortante però il numero dei genitori che ha aderito alla campagna. In tutto il Lazio abbiamo superato i centotrentacinquemila bambini vaccinati. Direi che sta andando molto bene».