16 Luglio, 2024
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Il club Lions consegna alla dirigenza del “Padre Pio” due vessilli

Nel segno delle bandiere che sventolano, sinonimo di speranza

Si è svolta nei giorni scorsi la consegna delle bandiere italiana ed europea da parte del Lions club Bracciano Anguillara Sabazia Monti Sabatini alla direzione sanitaria dell’ospedale “Padre Pio”. Alla cerimonia erano presenti Gabriele Brenca, presidente del club Lions e i soci, il generale Bruno Riscaldati e Maria Elisa Pezone, madrina dell’onoranza alle bandiere; e ancora Antonio Carbone, direttore sanitario del nosocomio, Grazia Ribaudi, responsabile di “Fragilità e dimissioni protette” per l’Asl Rm 4 distretto 3, Anna Radicioni di “Cittadinanzattiva”, i cittadini (e fra questi il presidente de “L’agone nuovo” Giovanni Furgiuele, nda). Dopo la consegna delle bandiere ai rappresentanti della struttura ospedaliera, questi hanno fatto issare sui pennoni posti all’ingresso del “Padre Pio” i vessilli che, per effetto di un piccolo refolo, si sono messi a garrire, un po’ timidamente, alla luce della giornata.


Il presidente dei Lions Gabriele Brenca ha sottolineato l’importanza della tradizione, consolidata negli anni, del dono di bandiere, che il Club effettua nei confronti delle istituzioni pubbliche. Alcune sprovviste, altre, come il caso del “Padre Pio”, lacerate e degne di sostituzione per il vento che spira sull’altura dove è situata la casa di cura, in una delle posizioni più affascinanti dell’area sabatina. La donazione avviene in un momento particolare, dopo i due anni di pandemia che hanno visto, e vedono in prima linea, tutto il personale medico, infermieristico e ausiliario nella lotta al virus.

«Ma – ha sottolineato Brenca – gli ospedali e in modo principale quelli della cintura di una metropoli come Roma, hanno avuto una funzione fondamentale nel sostenere e assistere la comunità che su di essi grava, e l’ospedale di Bracciano ne è un’eloquente testimonianza ancorché abbia avuto nel passato una esistenza travagliata. Oggi, grazie all’abnegazione di chi da anni ci opera, l’augurio di una rinascita della struttura è nei fatti e nelle nuove costruzioni interne ed esterne che la arricchiscono, e non solo in ciò. Il simbolo della bandiera italiana è segno della nostra unità di cittadini e la bandiera europea è simbolo del desiderio e della necessità sempre più importante di costruire finalmente una “casa comune”, specie oggi che i venti di guerra soffiano così vicini. Che questo dono sia di auspicio positivo per l’ospedale, per la comunità che esso serve e attraverso ciò per l’umanità».

Il direttore sanitario nel ringraziare i Lions ha ricordato che gli operatori ospedalieri sono stati e sono sempre nella “trincea” della sanità e che ancora il reparto Covid del “San Paolo” di Civitavecchia risulta ospitare pazienti affetti dal virus, con tutte le difficoltà del caso. Carbone ha inoltre evidenziato la prossima apertura di una “lungodegenza” con 20 posti letto e, con la sottolineatura della dottoressa Ribaudi, l’invito all’inaugurazione è stato esteso al club Lions locale. Il direttore sanitario ha inoltre assicurato come altre opere di ristrutturazione funzionale sono previste per il nosocomio e anche un “abbellimento estetico”, per godere la vista del lago. Si comprende che il vedere un’amenità simile possa alleviare, se non in “toto”, le sofferenze fisiche, almeno il risollevare l’animo di pazienti e accompagnatori.

 

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