18 Luglio, 2024
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L’editoriale – Covid, il “flash” di due anni di buio

Si perde il conto delle vittime, dei ricoverati, di chi ha contratto il covid. Da oltre due anni il pianeta combatte col virus, scoperto e sviluppato in Oriente già alla fine del 2019. I media ricordano le date simbolo del dramma vissuto (e che ancora si sta vivendo) spostando il tiro sull’inizio cinese e quello europeo, sulle sfide della medicina e quelle ci chi ha deciso di non vaccinarsi. Due anni e più, vissuti fra dubbi e incertezze, gente che avrebbe voluto guadagnare con la vendita delle mascherine e idee sballate, come quelle dei banchi con le rotelle. Lockdown e didattica a distanza per gli studenti, sanificazioni più o meno inutili, l’onnipresente virologo comparso in qualche salotto televisivo, gli errori commessi, la politica “sconnessa” da certe situazioni, il distanziamento sociale e la puntualità elvetica di un bollettino quotidiano fatto di dati e numeri, fra vaccinati, tamponati, ricoverati, vittime e quant’altro. Le iniziative per ammorbidire saracinesche abbassate e strade vuote, ripensando magari a chi cantava dai balconi e a chi ha giocato a tennis facendo due scambi da un terrazzo all’altro. E l’istantanea di Bergamo, con le bare accompagnate dai camion militari. Due anni di buio completo, pure per gli uomini di buona volontà.
Massimiliano Morelli

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