La notte non porta consiglio, anzi, col buio viene colpita una scuola-rifugio a Mariupol, e mentre si vocifera sulla presenza di 400 persone proprio all’interno di quel plesso scolastico, le sirene d’allarme suonano a Kiev e Leopoli; e le cronache raccontano di migliaia di deportati in Russia. Per Zelensky i “crimini di guerra passeranno alla storia”, ma forse di chiacchiere ne sono state dette tante in quest’inizio d’anno, specie nei salotti televisivi, diventati il regno di politici, nani e ballerine. Una cosa è certa, è fallita l’iniziale idea della “guerra lampo”. E nel bailamme del fuoco di fila di bombe e morti, parole a vanvera e supposizioni d’ogni tipo, ci si rende conto che i “fatti” li fanno gli altri. I rifugiati dall’Ucraina ospitati dall’Australia riceveranno un visto di tre anni, che consentirà loro di ottenere l’assicurazione sanitaria statale e permessi di lavoro: dal 24 febbraio quasi 4.500 ucraini hanno ricevuto visti umanitari e oltre seicento di loro sono già entrati in Australia.
Pietro Paolo Dorigo