23 Dicembre, 2024
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A Oriolo Romano l’”Ora per la terra” sarà lunga un giorno

Sul problema sempre più pressante dei mutamenti climatici il WWF torna a svolgere “Earth Hour 2022” l’Ora della Terra, l’iniziativa globale che attraverso il gesto simbolico di spegnere le luci per un’ora, invita tutti a mobilitarsi per un futuro più sicuro, giusto e sostenibile. Saranno migliaia le piazze, i monumenti e i luoghi simbolo che si spegneranno nel mondo.

E’ in questo modo che i sostenitori di oltre 190 paesi e territori si uniscono, intervenendo e sensibilizzando sui problemi che affliggono la nostra unica casa. Ma Earth Hour è più di un’ora per la Terra: è un movimento per il nostro futuro, a beneficio delle persone e del pianeta. SABATO 26 MARZO il mondo spegnerà alcuni monumenti e palazzi per un’ora. Un simbolico stop per riflettere e cambiare il nostro sistema energetico, soprattutto ora che anche la guerra è vicina a tutti noi.

L’Ora della Terra ha già ricevuto l’adesione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile e i patrocini della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Camera dei Deputati, del Senato della Repubblica e del Comune di Roma. Anche per questa edizione di Earth Hour, Il WWF ha ricevuto la medaglia che il Capo dello Stato ha voluto destinare, quale suo premio di rappresentanza, all’evento internazionale.

“Gli eventi degli ultimi anni – dichiara Maurizio Morelli Consigliere del WWF Roma e Area Metropolitana e responsabile del Gruppo Monti Sabatini – hanno messo sempre più in luce la debolezza dei nostri sistemi economici e la nostra dipendenza dal mondo delle risorse naturali. Il WWF, con questo evento mondiale, vuole porre all’attenzione dei cittadini l’importanza di un uso attento e sostenibile di ogni risorsa venga donata dal nostro pianeta. La nostra presenza ad Oriolo, arricchita dalla presenza dei ragazzi e degli studenti, focalizza i problemi di un territorio ancora sano ma fragile sotto il profilo ambientale: lo sfruttamento dei boschi, dei terreni agricoli (pensiamo all’impatto devastante della cultura della nocciola in aree non idonee), e soprattutto della risorsa idrica  laddove la mancanza di piogge degli ultimi anni ancora non ha permesso, ad esempio, al lago di Bracciano di tornare ai livelli precedenti la crisi del 2017, sono solo alcune fra le problematiche sulle quale il WWF vuole sensibilizzare le amministrazioni locali e gli abitanti”.

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