La nostra scuola aderisce ai progetti Erasmus +, il programma finanziato dall’Unione Europea che, attraverso l’incontro, la conoscenza e lo scambio culturale tra scuole di nazioni diverse, promuove il dialogo interculturale e favorisce la cultura dell’accoglienza, presupposti fondamentali per costruire un futuro di pace. Alla luce dei tragici eventi che stanno accadendo in Ucraina, la nostra esperienza Erasmus assume un nuovo ed importante significato perché conoscere culture, luoghi e persone diverse è l’unico modo per abbattere i pregiudizi, demolire le barriere, riscoprire ciò che ci accomuna al di là delle differenze e soprattutto costruire i ponti della Pace.
Dal sette all’undici febbraio si è svolta, nella piccola cittadina di Starà Ves nad Ondrejnicì, in Repubblica Ceca, la seconda mobilità del progetto Erasmus + “Leave Anger Behind” che ha visto coinvolte la Lituania, la Turchia, l’Italia e il paese ospitante, la Repubblica Ceca. A rappresentare la nostra scuola eravamo sei ragazzi e quattro professori.
Nei 3 giorni in cui si sono svolte le attività, il Paese ospitante ci ha fatto sentire davvero “a casa”. La mobilità è stata organizzata molto bene, con un programma ben strutturato e coinvolgente.
Il viaggio in aereo fino a Vienna, dove abbiamo incontrato il team turco, con il quale abbiamo fatto subito amicizia, non è durato molto. Per arrivare in albergo però, abbiamo dovuto prendere il treno fino a Ostrava e il pullman, che finalmente, dopo più di sei ore di viaggio, ci ha portato a destinazione. La mattina dopo, di buon’ora, eravamo già attivi e pronti per andare nella scuola ceca per la cerimonia di apertura. L’accoglienza è stata molto calorosa, con balli e musiche tipiche. La cosa più emozionante però è stata rivedere i ragazzi che avevamo già conosciuto nella prima mobilità in Lituania. Neanche il tempo di scambiare qualche chiacchiera che era arrivato il nostro turno per la presentazione sul sistema scolastico italiano. Dopo le presentazioni di tutte le nazioni coinvolte, siamo andati a visitare un castello medievale adibito a Municipio, dove il sindaco del paesino ci ha accolto con doni e dolci tipici. A mezzogiorno e mezzo abbiamo mangiato alla mensa della scuola, che al contrario delle nostre aspettative, si è rivelata molto buona. Nel pomeriggio ci siamo diretti verso il Museo Minerario di Landeck Park a Ostrava per fare un’escursione in una vecchia miniera di carbone. La visita ci ha permesso di comprendere meglio il duro lavoro dei minatori, ma anche quello dei loro soccorritori e, oltre a vedere un video riguardante il salvataggio, abbiamo fatto un percorso di esercitazione per soccorritori.
La mattina del mercoledì ci siamo dovuti svegliare prestissimo, stanchi, ma eccitati per la visita che ci sarebbe stata quel giorno, la bellissima capitale della Repubblica Ceca, Praga. Abbiamo viaggiato in treno e finalmente dopo tre ore siamo arrivati. La città ci ha colpito subito per la sua straordinaria bellezza. Partendo da Piazza Venceslao, nella Città Nuova, attraverso la famosa via dello shopping, fino a Stare Mesto, la città vecchia, ci siamo addentrati nei vicoli, abbiamo visitato la grande cattedrale centrale con il suo meraviglioso orologio, attraversato il Ponte Carlo, per poi salire nella parte alta della città dove è presente il castello e delle chiese in stile gotico. Eravamo così immersi nella scoperta delle bellezze di Praga che il tempo era volato ed era già ora di tornare.
La mattina seguente ci siamo recati ad Ostrava dove abbiamo visitato un interessante museo della scienza e della tecnologia, ricco di esposizioni interattive e laboratori pratici sulle scienze naturali, la meccanica e su molti altri argomenti. In seguito, siamo andati in un centro commerciale a mangiare e finalmente ci siamo potuti rilassare. Abbiamo fatto shopping e siamo tornati a scuola. Ad aspettarci c’erano i ragazzi cechi che ci hanno fatto trovare una merenda con dei dolci preparati da loro stessi. Il pomeriggio è stato caratterizzato da un laboratorio di musicoterapia in cui l’insegnante ci ha fatto “giocare” con il ritmo dei tamburi e ci ha spiegato come trasformare il nostro corpo in uno strumento musicale. Abbiamo suonato divertendoci tantissimo! La sera abbiamo partecipato al “pizza party” organizzato apposta in nostro onore, durante il quale abbiamo trascorso del tempo con i nostri amici lituani, cechi e turchi, imparando la danza tipica di Stara Ves, accompagnati da una band che ha suonato e cantato dal vivo per noi durante tutta la serata. Ci siamo divertiti molto durante quella cena “d’addio”, ma allo stesso tempo è stato un momento molto triste perché abbiamo dovuto salutarci a vicenda e, dopo il tempo e le esperienze condivise, non è stato semplice; infatti, ci mancano tutti moltissimo e speriamo di rivederli ancora.
Il giorno seguente siamo partiti per Vienna all’alba, per poter stare un po’ di più con gli studenti della Turchia. Negli ultimi due giorni a Vienna ci siamo divertiti moltissimo. Abbiamo visitato posti meravigliosi come il castello di Schonbrunn, il Duomo di Santo Stefano, il Quartiere di Landstrasse con le sue case dai colori splendenti, il Museo di Scienze Naturali e Hofburg Palace e, per recuperare le energie, dopo una camminata di parecchi chilometri, abbiamo divorato una Sacher, il famoso dolce viennese, e bevuto cioccolata calda per riscaldarci.
L’esperienza Erasmus rimarrà sempre nel nostro cuore: ci ha aiutato a capire un po’ di più chi siamo e che strada vogliamo prendere in futuro. Scrivere questa relazione ci ha fatto anche commuovere, perché abbiamo rivissuto, raccontandoli, i bei momenti trascorsi con i compagni di viaggio ed amici. Vogliamo ringraziare i nostri professori per averci accompagnati nuovamente ed essersi resi completamente disponibili con fiducia e coraggio in questa che è stata una vera e propria esperienza di vita. Ringraziamo i nostri compagni italiani con cui abbiamo condiviso tanti momenti speciali, imparando e divertendoci. Infine, ringraziamo il nostro Preside Riccardo Agresti che ancora una volta ha creduto in noi, permettendoci di rappresentare con orgoglio l’Italia all’estero e dandoci la possibilità di vivere un’altra straordinaria esperienza di viaggio in sicurezza nonostante la pandemia.
Antonio Costantino, Elena Massenti e Gabriele Duca (III D)