23 Dicembre, 2024
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Il “Padre Pio” apre ai medici stranieri extra Unione europea

Sinergia fra Regione Lazio, Asl Roma 4 e Amsi per il nuovo reclutamento

La Asl Roma4 ha pubblicato nei giorni scorsi una manifestazione di interesse per il reclutamento di medici stranieri provenienti dal di fuori dell’Unione europea. La manifestazione nasce dall’accordo sottoscritto nelle scorse settimane dalla Regione Lazio con l’Associazione medici di origine straniera in Italia), che punta a integrare i professionisti del nostro Paese con quelli stranieri, cittadini di Paesi extra Unione europea senza obbligo della cittadinanza italiana.
L’assessore Alessio D’Amato nelle scorse settimane aveva illustrato l’accordo che «apre al reclutamento temporaneo del personale medico anche tra i cittadini di Paesi extra UE che siano titolari di permesso di soggiorno e che siano iscritti a Ordini professionali del nostro Paese, che quindi già esercitano la professione medica e conoscono la lingua italiana. E’ una grande opportunità in un momento di emergenza. Si tratta di una platea professionalmente preparata a cui fino a oggi era precluso l’accesso nel sistema pubblico».
Recepito prima dalla azienda ospedaliera “San Giovanni Addolorata” e poi dalla Asl Roma 4, l’accordo potrebbe migliorare la problematica nazionale relativa al reclutamento dei medici.
«Ci saranno selezioni per diverse specializzazioni: medicina d’urgenza e PS, anestesia, medicina interna, nefrologia e discipline equipollenti» ha spiegato il direttore generale della Asl Roma4 Cristina Matranga, che poi ha aggiunto: «Attraverso questa possibilità, che ci è stata offerta dalla Regione Lazio, speriamo di poter coprire ruoli importanti, migliorando l’offerta delle attività sanitarie della nostra azienda».
«Ringrazio il direttore Matranga per la grande disponibilità. – ha commentato Foad Aodi, presidente di AMSI e dell’Unione medica euromediterranea (Umem) –, accordi di questo genere forniscono un sostegno importante alla sanità pubblica, favoriscono l’integrazione e l’aumento dei diritti per i lavoratori. Speriamo in un futuro molto prossimo di poter svolgere in Italia concorsi pubblici senza l’obbligo della cittadinanza. Questa procedura snellirebbe le procedure relative al permesso di soggiorno, riconoscendo i titoli professionali conseguiti all’estero di chi desidera lavorare in Italia. Infatti la delibera della Regione Lazio-Amsi voluta dall’assessore D’Amato ha già fatto tre risultati importanti: ha sdoganato e rispettato il principio del rispetto dei diritti e doveri dei professionisti di origine straniera; tanti colleghi dall’estero ci chiamano per volere venire a lavorare in Italia; urge una legge nazionale per fare concorsi a tempi indeterminato e non solo per un anno che limiterebbe il reclutamento».

 

 

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