23 Dicembre, 2024
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Riceviamo e pubblichiamo – Art bonus, il Teatro del Loto sul podio al 3° posto, primo progetto del Sud

Il teatro-gioiello del Molise, il Loto di Ferrazzano, si è classificato 3° tra i 10 finalisti assoluti (dagli iniziali 365 progetti italiani) dell’Art Bonus 2021 e, anche se non ce l’ha fatta ad essere proclamato progetto Art Bonus dell’anno, può comunque vantare un risultato straordinario. Un podio che solo qualche mese fa sembrava impossibile da credere.
Anche perchè lo stabile di piazza Spensieri a Ferrazzano è risultato primo assoluto tra i Teatri e si è affermato come progetto più votato del Centro Sud (con circa 12.500 voti). Al primo e al secondo posto si sono classificati infatti ‘giganti’ quali l’Arena di Verona (circa 38500 voti) e l’ex monastero del Carmine a Bergamo (poco più di 37.500). Al quarto posto invece, dietro di 335 voti, il loggiato di San Bartolomeo a Palermo. Al quinto posto l’Ipogeo di San Michele delle Grotte di Altamura e poi tutti gli altri finalisti con meno di 10mila voti ciascuno. Avviato nel 2004, quando sono iniziati i lavori, il Libero Opificio Teatrale Occidentale (acronimo paradosso delle lettere che compongono il nome del fiore orientale per eccellenza, il Loto appunto) è stato coinvolto da ingenti interventi di riqualificazione di quella che era una casa colonica degli anni ’50 che si erge nella magnifica cornice in pietra scalpellinata di Piazza Spensieri, fra il seicentesco Castello Carafa e la settecentesca Casa che ospita il Municipio. Un luogo che è diventato negli anni non solo sempre più bello ma altresì un punto di riferimento culturale per il Molise e non soltanto, e che è stato indicato da operatori e guide specializzate, come Lonely Planet e Touring Club, come il più bel piccolo Teatro d’Italia. Un Teatro d’Innovazione per tutto il Meridione dei borghi interni e in cui sono andati in scena complessivamente qualcosa come oltre 600 eventi con circa 2-3mila artisti italiani e internazionali che hanno calcato il suo palco. Tra questi Elio Germano, Silvio Orlando, Nicoletta Braschi, Moni Ovadia, Silvia Gallerano, Fabrizio Giffuni, Davide Enia, Roberto Herlitzka, Giorgio Tirabassi, Manuela Kustermann, Isabella Ragonese, Lucia Poli, Chiara Buratti, Avion Travel, Claudio Santamaria, Carrozzarie Orfeo, solo per citarne alcuni. Di recente si è esibito al Loto anche il pianista premio Oscar Nicola Piovani. Attraverso l’Art Bonus il teatro molisano che evoca l’Oriente o che per meglio dire abbina arredi ed elementi orientali ad altri occidentali – come a significare la volontà di far dialogare culture e mondi – ha ricevuto l’erogazione di 25.750 euro da 14 mecenati (aziende del territorio e alcuni privati cittadini) che sono state utilizzate per efficientare da un punto di vista termico l’immobile (impermeabilizzando il tetto, installando un cappotto termico su tutte le mura perimetrali e sostituendo tutti gli infissi) e per restaurare gli esterni. Di notevole pregio artistico la riqualificazione realizzata attraverso un concorso di idee internazionale per street artists al termine del quale le pareti del Loto hanno assunto quella veste nuova con i murales che ormai tutti i molisani conoscono e che rammentano, alla shakespeariana maniera, il senso dell’arte teatrale: We are such stuff as dreams are made on.

“Questo è un vero progetto di rigenerazione partito da un piccolo borgo interno del Sud Italia – commenta entusiasta a pochi minuti dalla fine della votazione social il direttore artistico Stefano Sabelli, artefice con la sua cooperativa TeatriMolisani di questa utopia divenuta realtà -. La nostra storia può essere da esempio non solo per il Molise ma anche per il Meridione”. L’attore-regista-produttore spiega infatti che il progetto Art Bonus del Loto era forse “l’unico vero progetto indipendente”. “Il Sud sconta un grande scarto rispetto al Nord dove gli Enti Locali e le Fondazioni Bancarie ad esempio sostengono molto di più le attività culturali. Non così da noi eppure abbiamo dimostrato che anche con poche risorse economiche si può arrivare a certi risultati”. Il risultato del Loto – che non è un premio in denaro ma che simbolicamente rappresenta tantissimo – va al di là di ogni previsione. Dopo due mesi di campagna social e di un’attenzione mediatica da parte di agenzia di stampa e giornali nazionali senza precedenti, il teatro di Ferrazzano è sempre più riconosciuto come il più bel piccolo teatro d’Italia. “Ora siamo davvero la realtà culturale molisana più conosciuta e apprezzata a livello nazionale. Il Loto ha reso il Molise un po’ più grande ed esistente nella considerazione di tutti! Il nostro progetto ha ottenuto tantissimi consensi, pensare che ieri mi ha chiamato il direttore del Teatro Tascabile di Bergamo (in gara per l’Art Bonus, ndr) per farci i complimenti e per dirci che ci ha votato”.

Il direttore artistico Stefano Sabelli (oggi co-direttore insieme a Gianluca Iumiento, ndr) con TeatriMolisani ha ribaltato il concetto di impresa culturale in Molise. Dopo 15 anni di gestione continuativa, nel 2019, la cooperativa è riuscita ad acquistare lo stabile ed è allora che il sogno ha preso nuova linfa fino a quest’ultima sfida vinta, quella dell’Art Bonus, premio a chi rende possibile il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale del nostro Paese. Il meccanismo è quello di una detrazione del 65% del credito d’imposta per le donazioni fatte per sostenere un bene culturale. Una sorta di cambio di paradigma: “È un nuovo approccio alla cultura. Cultura che – e il caso del Loto è emblematico – crea capacità d’impresa e anche attitudine al rischio d’impresa. Ed è stato il nostro anche un modo più che reale di valorizzare le imprese locali perchè la cultura genera indotto economico e lavoro“. Ed è, in più, uno strumento importantissimo – sempre il Loto lo insegna – per la promozione del territorio. La partecipazione all’Art Bonus per il Loto ha inoltre significato la creazione di una fitta rete di conoscenze e relazioni. E chissà che non sia un buon viatico perchè il progetto di TeatriMolisani di creare un vero e proprio centro di produzione teatrale (in collaborazione con il Fulvio di Guglionesi e il Convitto Mario Pagano di Campobasso) ottenga il disco verde. A breve lo sapremo.

Intanto “da domani si torna a fare teatro dal vivo, e ne siamo felicissimi”. In programma lo spettacolo di Lino Musella “Tavola tavola, chiodo chiodo”.

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