16 Luglio, 2024
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Il sabato del villaggio – Guerra, femminicidi e fake news

A parte il confronto Macron-Le Pen (gli esperti di politica francese assicurano che vincerà il primo), c’è sempre la guerra come argomento di partenza, in settimana la Russia mostra i muscoli e il nuovo vettore balistico intercontinentale Sarmat, che è stato lanciato il 19 aprile in un test. A volte pare la battaglia del “vorrei ma non posso”, in due mesi c’è stato di tutto e di più, i morti e i bombardamenti, ma anche le bufale. L’Italia non prende posizione, gas a parte, che prenderà da qualche altra nazione. Ma – domanda lecita – a quella nazione, chi vende il gas? Ci si può arrivare con un po’ di ragionamento, nessuno comunque confermerà mai.

A Wimbledon, dove si gioca il torneo di tennis più blasonato del pianeta, hanno deciso di non far giocare quest’anno i russi e i bielorussi. Parafrasando verrebbe da scrivere “niente guerra, siamo inglesi”. Ah, a proposito, compie gli anni la Regina, 96 candeline da soffiare…
Settimana di incidenti stradali, complice la festività pasquale, fra i tanti muore un’attrice che aveva recitato con Sorrentino ma fra i “morti d’asfalto” c’è anche un caso di femminicidio, con un uomo che dopo aver mandato l’auto nel fiume, non contento affoga la compagna, che non era morta nel crash. Strage familiare a Ladispoli, a Maranello muore una donna “vittima” di un trattamento estetico, e mentre il presunto flirt del Montale evapora come una bolla di sapone – «Lo studente è stato ingenuo. È caduto nella trappola di chi voleva danneggiarmi», assicura la preside – dal cilindro della pazzia viene fuori la storia di una studentessa senese che denuncia molestie da parte di un professore del liceo che frequentava. E in poche ore, alla sua denuncia, si sono aggiunte quelle di altre 48 studentesse.

I saggi dicono che ci salverà la lettura, ma intanto cresce sempre di più il numero dei quotidiani invenduti in Italia, i libri si acquistano per arredare la mobilia e i navigatori della Rete – non tutti, ma tanti – preferiscono leggere le fake news piuttosto che le notizie vere e reali.
Massimiliano Morelli

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