Ci ritroviamo ogni anno a contare le lavoratrici e lavoratori che hanno perso la vita un luogo di lavoro o mentre svolgevano il proprio mestiere.
E nel giorno della festa dei lavoratori, come oggi 1 maggio, a dover riflettere sulle motivazioni di un numero sempre elevato, troppo.
Sfruttamento, diritti negati, mancato rispetto delle norme sulla sicurezza rappresentano, ancora oggi, le cause principali delle “morti bianche”.
Non è soltanto un fatto di pochi o mancati controlli, ma occorre investire, a tutti i livelli, per aprire una nuova stagione della cultura del lavoro e, soprattutto, della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Comunque, Buon 1 maggio di Festa e di Lotta, Emiliano Minnucci