18 Luglio, 2024
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Riflessioni sul tema valori, amicizia, affetti

Spesso in questi giorni, mi è capitato di parlare del rapporto che ognuno ha con sé stesso , con gli altri, in relazione alla scala di valori e all’etica personale che ci orienta… E di quanto diamo per scontato di condividere gli stessi valori con le persone a cui vogliamo bene.
L’adesione ad una scala di valori varia in base a diversi aspetti: culturali, sociali, ecc., e a quanto la mettiamo in pratica, al di là delle parole e degli ideali che esprimiamo a parole, o di quanto la sbandieriamo.
La mia idea è che la maturità profonda, lo spessore, la consapevolezza di una persona è direttamente proporzionale alla coerenza tra parole, pensieri e azioni e valori.
Questa coerenza, tra pensiero, parole, azioni e valori a volte non c’è… E la scala di valori, l’etica che si crede o si dice di avere, viene applicata in modo strumentale al proprio tornaconto… Più o meno consapevolmente (esempi banali: esigere rispetto per sé, non rispettare l’altro. Dirsi solidali e tirarsi indietro se qualcuno arranca. Parlare di accettazione della diversità e non riuscire a non giudicare…). Il detto “predicare bene e razzolare male” per intenderci.
Per provare a parlarne senza giudizio mi piace usare la metafora degli “allineamenti” nel gioco di ruolo D&D: legale, neutrale, caotico e di tutte le sfaccettature possibili nell’intreccio di questi tre allineamenti (dungeons and dragons https://dungeonedraghi.it/regole/personaggio/allineamento/ )… Sicuramente troppo pochi per definire la complessità dell’essere umano, ma utili per aiutarmi dire che ognuno è ciò che è al di là di come vorrebbe apparire…ognuno ha la propria natura.. E alla lunga emergerà.
Che ci piaccia o no, al di là delle belle parole con cui ci riempiamo la bocca, al di là del bell’aspetto, della simpatia, della posizione sociale, della maschera che scegliamo di indossare, al di là degli ideali che ci infervorano e a cui aspiriamo, a definire qual è il nostro piano etico e di consapevolezza, non sono le parole solamente, ma il livello di adesione e la qualità del rapporto circolare tra queste parole, i nostri pensieri, le nostre azioni, i valori che abbiamo (che ci fanno da bussola).
Promemoria: osservare le azioni, i fatti, i comportamenti, (e fidarsi sempre anche dell’intuito), oltre ad ascoltare le belle parole e i discorsi.
Silvia Micali, Educatrice Sociale

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