Riceviamo e pubblichiamo – Mercoledì 4 maggio è stata una giornata di sole, il tempo straordinariamente bello sembrava proprio volesse esprimere il nostro umore. Infatti la nostra destinazione, dopo due anni di impossibilità a fare gite, era il luogo dove vive e lavora il Presidente della Repubblica e che di solito ospita grandi eventi: il palazzo sul Quirinale. Ovviamente, sapendo di dover visitare una dimora così importante, ci siamo vestiti tutti “eleganti”.
Alle otto del mattino siamo saliti sul treno per andare a Roma, arrivati a Termini, abbiamo fatto una passeggiata e abbiamo ammirato monumenti, statue e fontane prima di giungere al “palazzo”.
Il personale all’entrata del Quirinale ha verificato la presenza di eventuali oggetti pericolosi e si è assicurato che non fossimo dei criminali, poi abbiamo depositato gli zainetti in degli armadietti chiusi con delle chiavi e siamo stati condotti nel maestoso edificio visitando diverse stanze tutte dorate, con lampadari di cristallo e arredamento raffinato.
All’ingresso c’era una guardia, un corazziere, altissima che indossava una splendida uniforme. Dopo averla superata, siamo arrivati nel luogo che la guida ci ha detto essere il più antico del Quirinale: costruito più di 400 anni fa! Siamo rimasti scioccati, non ci aspettavamo fosse così ben tenuto: è davvero incredibile! Abbiamo così visitato molte stanze, ad esempio la Sala degli Specchi, un tempo destinata al ballo; ora però non ci si balla più, ma ci si fanno delle riunioni con il Presidente Mattarella.
La nostra guida ci ha detto che in questo ambiente, ma anche in altri, stanno rifacendo il soffitto, quindi i dipinti sono ricoperti da un telo di plastica che però riproduce le stesse immagini delle opere che sono state protette. E ancora, il Salone dei Corazzieri, che stavano allestendo per una conferenza che si sarebbe tenuta l’indomani. Da qui siamo entrati nella chiesa che si trova nel palazzo del Quirinale, cioè la Cappella Paolina. In questo luogo, della stessa grandezza della Cappella Sistina, sono stati eletti quattro papi ed è stato celebrato il matrimonio di un re d’Italia. Al suo interno c’era una scultura contemporanea di Manzù raffigurante un cardinale seduto in bronzo dorato; inoltre la guida ci ha spiegato che il papa ascoltava la messa da una stanza nascosta, tramite una finestrella che ci ha fatto vedere. Proseguendo la visita, siamo passati per la famosissima Sala degli Ambasciatori, in cui il pavimento è impreziosito da tre riquadri costruiti con mosaici provenienti da Villa Adriana a Tivoli, e poi per la Sala degli Arazzi, quella degli Specchi, quella della Pace. Abbiamo visto inoltre una stanza in cui stavano preparando un sontuoso banchetto; qui v’era un bellissimo lampadario a gocce in cristallo di Boemia. Poi la guida ci ha portato in un luogo solitamente inaccessibile; in una cappelletta interna abbiamo potuto ammirare la Madonna del cucito di Guido Reni: raro dipinto in cui si può vedere la Madonna che lavora!
Abbiamo ascoltato spiegazioni molto interessanti dalla guida. Una curiosità su tutte è quella che il palazzo del Presidente della Repubblica, in precedenza, era la residenza estiva dei papi ed ha ospitato trenta papi e quattro re. Ora è la residenza del nostro Presidente della Repubblica ed è qui che si tengono le cerimonie di giuramento dei governi appena nati. Un’altra incredibile informazione che abbiamo appreso è che molti degli affreschi erano stati ricoperti in età napoleonica con intonaci e parati, nascondendo capolavori incredibili.
Ci è stato anche spiegato che ogni Presidente ha lasciato un “segno” nel Palazzo: ad esempio Cossiga aveva donato un pianoforte, che abbiamo visto, Scalfaro aveva fatto posizionare le bandiere di tutte le Regioni italiane su un lato del cortile, Mattarella ha permesso ai turisti di poter visitare le stanze storiche. Insomma, ora il palazzo del Quirinale ospita opere sia moderne che antiche. Ad esempio abbiamo visto un mobile antico in legno che è quello che costa di più in tutto il palazzo, infatti vale 5 milioni di euro e ce n’è solo un altro uguale in tutto il mondo che si trova a Buckingham Palace ma è di un altro colore.
Proseguendo nel nostro cammino, abbiamo ammirato anche la Scala del Mascarino, una particolare scala elicoidale, su cui – si dice – il Papa passasse con il suo cavallo.
Abbiamo poi visitato una sala dove si trovavano le fotografie di tutti i presidenti della Repubblica, e altre con molti dipinti moderni. Siamo entrati anche nello studio di Mattarella dove c’era una scrivania con un quaderno e delle penne stilografiche e un grande lampadario. Infine siamo ridiscesi nel Cortile d’Onore dove c’è una torre con un mosaico con la Madonna e Gesù Bambino, un orologio e tre bandiere: italiana, europea e quella che indica che il Presidente della Repubblica si trova a Roma. Qui il corazziere faceva da guardia e abbiamo ovviamente fatto una foto con lui.
Si è così concluso il nostro viaggio all’interno del Quirinale. Durante il percorso il tempo è sembrato volare, tanto che ci è parso di non averne avuto abbastanza per godere a pieno della nostra visita.
Dopo aver lasciato la residenza presidenziale, abbiamo pranzato all’interno della Villa Carlo Alberto e, dopo una breve pausa, ci siamo diretti verso un altro bellissimo luogo, le Terme di Diocleziano. Qui la nostra guida è diventata il nostro professore, Antonello Nobile, che ci ha spiegato la storia di quelle rovine e ce le ha fatte visitare. Un tempo quelle terme erano pubbliche e i cittadini romani ci andavano tutti i giorni pagando pochi soldi. Era un luogo dove si socializzava molto o si parlava di lavoro. All’ingresso si lasciavano le proprie cose all’interno di uno spogliatoio e poi ci si poteva immergere in piscine fredde, tiepide e calde per abituare il corpo. Dopo la caduta dell’impero romano, nel medioevo, questo edificio è diventato una certosa (cioè la “casa” dei monaci certosini) e oggi, percorrendo il suo immenso chiostro, si possono osservare antichi reperti come statue, busti, sarcofagi e resti di colonne. La professoressa Aiello ci ha spiegato con quali materiali sono state realizzate queste opere (marmo, granito, travertino, eccetera), poi, per riposare, siamo andati a sederci sul bordo di una grande fontana, purtroppo senz’acqua.
Dopo aver goduto della vista di così tante bellezze, siamo saliti sul nostro treno per tornare a casa e, tirando le somme, possiamo dire che è stato un altro viaggio meraviglioso e molto interessante.
Classi 1H, 2H, 2I del tempo prolungato I.C. “Corrado Melone”