22 Dicembre, 2024
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Referendum sulla giustizia, a Velletri il vice presidente del Senato

“Per 33 anni della mia vita ho fatto il medico, il docente, lo sportivo, l’imprenditore, sempre ottenendo grandi risultati ed essendo considerato una persona perbene. Ma da quando sono entrato in politica, sono diventato un delinquente. L’ultimo procedimento che avevo in ballo, calunnia aggravata, è iniziato nel 2013 e si è concluso martedì scorso con la Cassazione che ha annullato la sentenza di condanna in primo e secondo grado. Pensate che vuol dire tutti questi anni trascorsi in un’aula giudiziaria, pagare gli avvocati, finire sui giornali”. Così il senatore Roberto Calderoli nel corso dell’incontro che si è svolto ieri a Velletri per discutere sui cinque quesiti referendari sulla giustizia che vedranno gli italiani alle urne il prossimo 12 giugno. “Per me – ha detto ieri- uomo del popolo, giustizia giusta vuol dire tempi certi, magistrati terzi e indipendenti. E quello che dovrebbe essere più rilevante è che il giudice sia preparato. Prendo ad esempio il concorso per nuovi magistrati di cui abbiamo letto nei giorni scorsi. Hanno partecipato 3800 persone, a fronte di 5800 domande. Sapete in quanti hanno superato la prova scritta? Soltanto 220. Ho anche letto il giudizio dei commissari rispetti alle prove . Io penso che tra questi ci potrà essere quello che giudicherà anche me. Non posso accettare che ci sia un asino. Io ho rispetto del mondo del diritto, ma gli ultimi eventi accaduti, anche in casa mia, mi dicono che c’è qualcosa che non va. Il mio invito è quello di andare a votare e di “adottare” un elettore per raggiungere il quorum”. All’incontro di ieri organizzato dal Comitato del Si e dall’associazione Tradizione e Innovazione Forense di Roma e Velletri hanno preso parte tra gli altri: Claudio Durigon, Deputato e coordinatore della Lega nel Lazio;Stefano Cecchi, Sindaco di Marino; Tony Bruognolo, segretario Lega Provincia Roma Sud e Giorgio Greci, Consigliere comunale di Velletri. Ad illustrare i quesiti referendari ci hanno pensato: Simonetta Matone, ex magistrato e capogruppo delle Lega in Assemblea Capitolina;Gaetano Parrello, avvocato e Presidente Tradizione&Innovazione Forense sedi Roma e Velletri; Lara Caschera, avvocato e vice Presidente Tradizione&Innovazione Forense sede di Velletri; Simone Chiavolini, avvocato e Segretario Tradizione&Innovazione Forense Sede di Roma; Fabio Demofonti, avvocato e Segretario Tradizione&Innovazione Forense sede di Velletri e Antonio Martini, avvocato e vice Presidente Tradizione&Innovazione Forense sede di Roma.

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