2 giugno, una delle più importante commemorazione per il nostro paese che ha visto dare importanza al territorio (che unisce) e non alle divisioni dei diversi schieramenti politici
Il Consigliere alla Regione Lazio Emiliano Minnucci
«La Festa della Repubblica è uno degli appuntamenti più importanti, tradizionali, non retorico. Deve ricordarci sempre che dopo il 25 aprile del 1945 si aprì la stagione di rinascita del paese che trovò nella scelta della forma repubblicana e nell’elezione dell’Assemblea Costituente un momento altissimo di partecipazione, il più bello e quello maggiormente pieno di entusiasmo da parte del popolo italiano che doveva ricostruire dalle macerie della guerra. Noi dobbiamo essere memori di quell’insegnamento e continuare a costruire la Repubblica, non solo materialmente -tutti i giorni- dalle istituzioni ma negli animi dei cittadini italiani, facendo in modo che i cittadini sappiano -come ho cercato di dire oggi- che solo la forma organizzata e la partecipazione alla vita democratica può rendere più forte la Repubblica con una partecipazione attiva dei cittadini, una mobilitazione che gli faccia dire la loro, una ripresa dell’originale funzione dei partiti, non partitocratica ma di costruzione della vita democratica».
Il sindaco di Anguillara Sabazia Angelo Pizzigallo
«Una data storica importante che ha necessita di essere ricordata e credo che anche oggi, come altre date storiche, ad Anguillara, siano rispettate nella maniera corretta. A noi piace farlo in una maniera un pochino “improvvisata”, senza una scaletta ben precisa, perché credo che dia un senso di libertà che è uno di quei valori sui quali la costituzione si fonda e quindi anche il settantaseiesimo della Repubblica è quello della ripartenza post covid-19 e abbiamo voluto onorarlo così. Credo che ricordare queste date sia un aspetto fondamentale per ogni comunità, quella di Anguillara ma soprattutto per quella nazionale, quindi spero che la cittadinanza che ha partecipato, le forze militari, i religiosi siano rimasti contenti».
Il presidente ANPI Anguillara Gianni Lucidi
«Non possiamo che essere soddisfatti della cerimonia, la nostra presenza qui è, non solo doverosa, ma anche opportuna rispetto a questa festività in cui siamo presenti, qui come in quasi tutte le piazze d’Italia, anche per il tesseramento. Perché è importante questa data? L’importanza del 2 giugno sta nell’essere il proseguimento del 25 aprile, per cui è quella data, quella festività che sancisce la lotta per la liberazione dal nazifascismo. Di fatto è una data che ha caratterizzato e continua a caratterizzare la nostra democrazia parlamentare basata sulla Costituzione che in qualche modo è venuta all’indomani del referendum. Rispetto a questa festività ci tenevamo a dedicare questo evento a due categorie di persone: i costruttori di pace perché in questo periodo sono fondamentali e alle donne, soprattutto, perché al referendum andarono a votare in massa e quindi questa giornata la vogliamo dedicare a loro».
Il generale Bruno Riscaldati
«Siamo qui come ogni anno perché riconosco ad Anguillara queste iniziative particolari in cui le tre tappe fondamentali della nostra storia vengono ricordate, ossia il 4 novembre, il 25 aprile e il 2 giugno che ci vedono sempre qui davanti al monumento ai caduti. Ci chiediamo il perché davanti a questo monumento, avrà un significato? Magari inconsciamente sentiamo, riconosciamo che dobbiamo ringraziare questi nostri caduti che si sono sacrificati in un numero elevatissimo, anche ad Anguillara come si può vedere dai nomi sul monumento. C’è chi ha ringraziato chi è andato a votare ma bisogna anche ringraziare la Resistenza in cui sono stati presenti i partigiani e altre associazioni e movimenti, partiti politici e le forze armate. Ho poi citato, nel mio intervento, la costituzione che è la più bella del mondo». Specifica il generale: «Il primo articolo perché quando dici che l’Italia è una Repubblica democratica basata sul lavoro c’è un motivo che non è il caso di esplicitare qui, anche la dottrina sociale della chiesa fa del lavoro la più grande dignità dell’uomo: il lavoro nobilita. L’articolo 139 dice che non è possibile emanare una legge sia pur costituzionale che modifichi la forma parlamentare repubblicana».
L’ammiraglio Stefano Mastrodicasa
«Nel mio intervento di questa mattina, relativamente alla celebrazione del 2 giugno, ho voluto ricordare che il referendum istituzionale di 76 anni fa è stato in Italia la prima votazione a suffragio universale. Ho quindi ringraziato le Italiane e gli italiani di allora per aver scelto questa forma istituzionale che ci ha consentito una crescita costante della Nazione (dopo i disastri della guerra). Crescita che, forse, sarebbe anche potuta avvenire se avesse vinto la Monarchia, ma che per ovvi motivi non ne disponiamo la controprova. Da qui il mio ringraziamento a quegli elettori che probabilmente sono tutti scomparsi. Quindi la Festa della Repubblica dovrebbe anche essere la Festa del Ringraziamento. Oggi, con grande orgoglio, abbiamo esposto il nostro vessillo e, dopo qualche anno, ripreso a partecipare numerosi (come Gruppo ANMI) alle manifestazioni pubbliche. Ho voluto rappresentare al Sindaco e alla popolazione che il Gruppo ANMI è presente e a disposizione della popolazione. Siamo pronti a collaborare per quanto è nelle nostre possibilità in varie attività. Chiediamo di essere coinvolti».
Marzia Onorato