Si è svolto a Oriolo nella villa comunale di Palazzo Altieri un convegno incentrato su una tematica emergente: “L’Emergenza climatica e il ruolo delle comunità locali”. Relatore d’eccellenza è stato il premio Nobel per la pace Riccardo Valentini, introdotto dal sindaco di Oriolo Emanuele Rallo che ha preceduto l’intervento ammettendo l’indispensabilità che le comunità locali si pongano come obiettivo quello di comprendere la serietà della problematica ambientale e l’individuazione delle strategie per farvi fronte.
Il primo cittadino di Oriolo ha evidenziato la piaga della siccità che sta flagellando diverse parti del pianeta, ritenendo che vadano urgentemente perseguiti propositi di dibattito globale e sociale in merito. Rallo ha sostenuto che a essere a rischio è la stessa sopravvivenza dell’uomo; la salificazione delle acque fluviali che si sta iniziando a verificare anche al nord Italia implica il condizionamento dell’agricoltura, che deve prevedere nuove strategie di impianto, di gestione e di diversificazione. Ha sostenuto con orgoglio come il territorio locale sia culturalmente sensibilizzato in materia, ma che la presa di coscienza di questa tematica debba amplificarsi e riflettersi sui nostri comportamenti quotidiani. “Quello che oggi è dibattito”, ha affermato Rallo, “deve essere trasformato in vita quotidiana; è ridicolo il luogo comune che il comportamento di ognuno possa essere poco incidente sulla salvaguardia dell’ambiente”. Così come è diventato patrimonio comune il convincimento dell’appropriatezza di differenziare la raccolta dei rifiuti, il 95% dei cittadini di Oriolo la seguono con molta cura, altrettanta attenzione strategica va prestata alla gestione idrica, ricordandoci che l’acqua è vita. Introdotto da una così pertinente riflessione, ha preso quindi la parola il professor Valentini che si è immediatamente dichiarato commosso nel rilevare la presenza di numerosi giovani presenti, a dimostrazione di quanto gli è caro il loro futuro.
L’evidenza di essere di fronte a un periodo critico multifattoriale, dall’epidemia alla guerra, dalla siccità ai cambiamenti climatici, ci impone un’inversione di tendenza nei comportamenti individuali e sociali. Il premio Nobel ha fatto cenno a numerosi malanni che affliggono il pianeta: una pessima distribuzione della popolazione, troppo concentrata in mega aree urbanizzate e in forte aumento, l’impoverimento delle risorse alimentari, la belligeranza tra le nazioni che va ad incidere sulle risorse naturali e sulla distribuzione delle materie prime. Al centro di tutto questo, ha puntualizzato Valentini, c’è l’uomo e la sua necessaria rieducazione, poiché non c’è un posto al mondo dove non sia passato e abbia lasciato una sua traccia.
Senza voler fare inutile allarmismo ma rimarcando la serietà dell’argomento, lo scienziato ha ricordato che l’innalzamento del riscaldamento terrestre è al limite della tolleranza, conseguenza ne sono i fenomeni atmosferici devastanti, lo scioglimento dei ghiacciai e i cambiamenti geomorfologici a volte anche drammatici. Il professore intravede l’unica possibilità di intervento nella sincronia che devono adottare i cittadini, la grande industria e la politica. A cornice dell’autorevole esposizione del premio Nobel sono intervenuti i sindaci di Manziana e Canale, il neoeletto Alessio Telloni e Alessandro Bettarelli, entrambi concordi nel rivendicare l’importanza di iniziative come questa, che abbandonino l’etichetta del talk show a favore della scientificità (Bettarelli), e del rassicurante assunto che siamo ancora in tempo per fare qualcosa ma è necessario iniziare subito a concretizzare i propositi in progetti (Telloni).
Ludovica Di Pietrantonio
redattrice L’agone