Il Festival nazionale dell’economia civile ha organizzato un momento di dibattito sulle modalità di risoluzione dei conflitti e su come rinnovare i sistemi di inclusione e integrazione per chi è costretto a fuggire da situazioni di guerra. Il dibattito, moderato da Mario Benedetto, Giornalista e Docente Luiss, è stato aperto dalla discussione fra l’economista ucraino Hlib Vyshlinsky e Leonardo Becchetti, economista e Direttore del Festival Nazionale dell’Economia Civile. I due si sono confrontati partendo da alcuni dati, tra cui le caratteristiche sociodemografiche di chi emigra (10% popolazione, molte donne con età media 30-45), le occasioni di accesso al lavoro e l’assistenza ai migranti in Italia.
A seguire si sono confrontati sul tema “Esperienze di accoglienza, integrazione e mobilitazione per la pace” Marianella Sclavi, Sociologa e membro della campagna MEAN, Vincenzo Visetti, Area Legale e Settore Credito di Federcoop, Paola Berbeglia, Antropologa e Presidente CreA e Victorija Pustovar, Rifugiata ucraina.
Il Festival nazionale dell’economia civile, nato da un’idea di Federcasse (l’Associazione Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali, Casse Raiffeisen) che lo promuove insieme a Confcooperative, organizzato e progettato con NeXt (Nuova Economia Per Tutti) e SEC (Scuola di Economia Civile) e con il contributo di Fondosviluppo, si è ormai accreditato come un evento di particolare interesse su temi che pongono al centro l’uomo, il suo valore come individuo, il bene comune.