2 Gennaio, 2025
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Consulente Paziente, sinergia fra università per la cultura innovativa

Nel 2019 il Mise ha “sancito” ufficialmente la nascita dell’Innovation Manager creando un apposito albo e indicandone i requisiti e skills, molto tecno-oriented e dunque adatto soprattutto ad aziende in fase già avanzata per affrontare e/o gestire l’introduzione di tecnologie “abilitanti”.

Tuttavia la maggior parte degli imprenditori di oggi in Italia, anzi, più “inventori” che imprenditori”, quelli che sono al di fuori dalle filiere, dagli eco-sistemi di innovazione, dalle grandi città e anche dalle associazioni di categoria, ha fortemente bisogno di una nuova fase propedeutica al cambiamento, ancor prima della tecnologia. Ha bisogno di un approccio culturale al fare impresa, unito ad un fattore emotivo forte al fine di generare fiducia nell’investimento e nel cambiamento.

Il calo enorme della produttività trova terreno fertile in queste aziende. L’Italia sta stentando da oltre 30 anni in questo e le soluzioni proposte sono sempre le stesse, ottenendo risultati palliativi continui: l’offerta di consulenza, e anche le soluzioni proposte come gli Innovation Manager, sono iniziative “fredde” e tecniche che non funzionano a rompere il muro di questa prima fase di approccio globale. Un muro di diffidenza e sfiducia che si erge ancor più di fronte a tecnicismi e burocratismi; un ostacolo da abbattere tramite percorsi personalizzati e persone (consulenti, manager, professionisti) pazienti nell’attendere la maturità di progetti e di imprenditori. Non tanto il guru della materia, il più “bravo”, quanto la persona “più adatta”, adeguata all’impresa, al suo stato, agli obiettivi e alla “persona” imprenditore.

Consulenti “emotivi” molto spostati su tratti empatici che – prima di ogni tecnologia – sappiano “guardare oltre”, capaci di affiancare un imprenditore non al passo con la velocità dei tempi imposti dai consulenti e professionisti tecno moderni.

Queste le considerazioni alla base di Consulente Paziente, un progetto di R&S lanciato da Mama Industry, finanziato da Invitalia e realizzato in partnership con Università di Verona, Gran Sasso Science Institute e Università di Bologna, con lo scopo di diffondere cultura innovativa in un primo approccio e che possa aiutare nelle difficoltà del fare impresa, dando valore innanzitutto alle relazioni e cercando di facilitarle matchando aspetti “umani” e tecnici.

Consulente Paziente parte dal presupposto che fare troppo i “tecnici” freddi e razionali, con proposte di soluzioni verticali troppo avanzate o non congrue a quel momento di consapevolezza dell’imprenditore, non funziona con i piccoli e non riesce ad abbattere quel muro di sfiducia molto difficile da scardinare.

Per tantissimi imprenditori termini come cloud, fog e quantum computing, IoT, open innovation etc. non hanno assolutamente senso o provocano l’effetto di allontanarli ancora di più dal cambiamento. Con loro occorre un approccio più umano e sentimentale anzitutto che associ la figura del consulente ad una persona di fiducia, tanto quanto i propri familiari. Insieme a noi ne sono convinti anche i nostri partner, Istituti di studi e ricerca di altissimo livello e sempre in primo piano sul tema “Innovazione”. Consulente Paziente è una Community di Consulenti, già filtrati a monte, che saranno matchati come i “più adatti e i più affini” al singolo imprenditore e al suo progetto. Il tutto mediante una piattaforma e un recommendation system (sistema di raccomandazione) studiati per “abbinare” consulenti/imprenditori per caratteristiche personali ed emotive, caratteriali e professionali, oltre che su hard skill necessarie secondo i bisogni e gli obiettivi dell’impresa.

Un Consulente Paziente è un soggetto che sa come fare impresa con un metodo moderno e lavora per trasmetterlo ad imprenditori, aiutati entrambi da un modello ad hoc proposto che accorcia i tempi di creazione di fiducia tra gli stessi. Una figura dal profilo scientificamente definito, antecedente e propedeutico al lavoro che un Innovation Manager “tecno” può sviluppare solo in fasi successive.

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