Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto di scioglimento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, che è stato controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Si vota il 25 settembre. “Come ufficialmente comunicato – ha detto il capo dello Stato – ho firmato il decreto di scioglimento per indire nuove elezioni entro 70 giorni come previsto. Lo scioglimento anticipato del Parlamento è sempre l’ultimo atto. La situazione politica ha condotto a questa decisione. La discussione il voto e la modalità hanno reso evidente l’assenza di prospettive per una nuova maggioranza”. Il presidente ha evidenziato poi come davanti alle Camere ci siano “molti importanti adempimenti da portare a compimento nell’interesse del Paese”. A ciò, ha aggiunto si deve tenere presente “l’attuazione nei tempi concordati del Pnrr”, come ” non può essere ignorata l’azione di contrasto alla pandemia”. Il decreto di scioglimento sarà consegnato ai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati dal Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti. Il premier Mario Draghi è giunto al Quirinale per controfirmare, come prevede la prassi costituzionale, il decreto di scioglimento delle Camere che sarà firmato dal Capo dello Stato Sergio Mattarella. In Cdm Draghi ha affermato: “Dobbiamo essere molto orgogliosi del lavoro che abbiamo svolto, nel solco del mandato del Presidente della Repubblica, al servizio di tutti i cittadini. L’Italia ha tutto per essere forte, autorevole, credibile nel mondo. Lo avete dimostrato giorno dopo giorno in questi mesi di Governo. Porterò con me un ricordo molto bello di queste riunioni, degli scambi che ho avuto individualmente con voi. Ci sarà ancora tempo per i saluti. Ora rimettiamoci al lavoro”. Draghi ha poi ringraziato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la fiducia accordatagli e “per la saggezza con cui ha gestito questa fase di crisi. Voglio poi ringraziare voi tutti, per la dedizione, la generosità, il pragmatismo che avete dimostrato in questi mesi”.
L’inciucio
I quattro anni e sei mesi di contribuzione che assicurano il vitalizio agli eletti di questa legislatura scadono il 24 settembre. Quando è che si vota? Il 25 settembre…
Efisio Collu