E’ in programma oggi, presso l’Hotel Royal Continental di Napoli, la seconda giornata di lavori del Consiglio direttivo allargato della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps) dal titolo ‘L’officina delle idee, dei progetti e delle iniziative della Società, con i giovani pediatri, i meno giovani, i diversamente giovani’.
“Dopo l’intenso appuntamento di ieri durante il quale abbiamo avviato a definizione quattro nuovi documenti scientifici (due Guide pratiche e due Consensus) su cui la Sipps era al lavoro da circa un anno con altre Società scientifiche, oggi lo sguardo è rivolto a proposte, progetti, iniziative e attività scientifiche che saranno svolte e realizzate nel corso del 2023”, spiega il presidente, Giuseppe Di Mauro.
Occhi al futuro dunque con la messa in cantiere di nuovi documenti intersocietari che affronteranno vari importanti ambiti della Pediatria: la Guida pratica ‘Le immunodeficienze nell’ambulatorio del pediatra’; la Guida pratica per la diagnosi, la prevenzione e la terapia di primo livello per i disturbi del comportamento alimentare; il manuale in Otorinolaringoiatria Pediatrica, la Consensus sugli effetti extrascheletrici della vitamina D. Obiettivo è quello di fornire ai pediatri un costante aggiornamento formativo in base alle ultime evidenze scientifiche.
Guida pratica intersocietaria ‘le immunodeficienze nell’ambulatorio del pediatra’
Nel 2016 la Sipps, insieme alla Siaip (Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica) e alla Sip (Società iItaliana di pediatria), ha realizzato una Guida pratica sulle immunodeficienze primitive con l’obiettivo di fornire al pediatra tutte le informazioni necessarie o utili per indurre il sospetto di un immunodecifit. Negli anni, però, le nuove tecniche di sequenziamento genomico hanno consentito la caratterizzazione molecolare di un numero sempre maggiore di immunodeficienze primitive.
Ad oggi si conoscono oltre 450 difetti congeniti dell’immunità, che complessivamente hanno una prevalenza stimata dell’1% nella popolazione generale. La mole di dati ottenuta ha inoltre sostanzialmente modificato i paradigmi classicamente associati alle immunodeficienze. “Prima di tutto- spiega Lucia Leonardi, dirigente medico presso il Policlinico Umberto I di Roma e consigliera nazionale Sipps- in base alla prevalenza stimata, nel loro complesso le immunodeficienze non possono essere considerate rare. Fino ad alcuni anni fa, inoltre, si consideravano condizioni caratterizzate da una difettiva risposta immunitaria, invece oggi sappiamo che sono determinate anche da una disregolazione immunitaria, per cui accanto alla incapacità di difendersi dai microrganismi abbiamo anche quadri clinici caratterizzati, per esempio, da autoimmunità ad esordio precoce o refrattaria alle terapie standard, linfoproliferazione sia benigna che maligna, condizioni di atopia severa”.
Oltre alla suscettibilità alle infezioni tipicamente ascrivibile a microrganismi multipli/opportunisti, nelle ultime due decadi sono stati descritti quadri di suscettibilità selettiva a microrganismi comuni in soggetti altrimenti immunocompetenti. “Infine- sottolinea l’esperta- l’aumentato utilizzo di terapie innovative, come i farmaci biologici, il trapianto di cellule staminali e la terapia genica, ha ampliato il numero di pazienti affetti da immunodeficienza secondaria”. Da qui la necessità di aggiornare la Guida rivolta ai pediatri, al fine di fornire strumenti per favorire una diagnosi precoce con netto miglioramento della prognosi in questi pazienti.
Guida pratica per la diagnosi la prevenzione e la terapia di primo livello per i disturbi del comportamento alimentare
“Negli ultimi anni i disturbi del
comportamento alimentare, in età pediatrica e adolescenziale, stanno aumentando con incremento di casi in età ad esordio precoce rispetto a quelli cui si era usualmente abituati. Da qui la necessità di realizzare una Guida per aggiornare i pediatri, portando all’attenzione anche I disturbi meno noti per migliorare la prognosi, associata ad una diagnosi tardiva”, spiega
Margherita Caroli, dottore di ricerca in Nutrizione dell’età evolutiva ed esperta Sipps per i problemi alimentari.
“Oltre ai disturbi comportamentali maggiori, come anoressia e bulimia, ci sono, infatti, anche altri problemi- prosegue l’esperta- come ad esempio il difetto di masticazione, un problema che in alcuni casi è favorito da paure materne di soffocamento: i bambini si rifiutano di imparare a masticare e i genitori continuano a proporre cibi omogeneizzati, con conseguente rischio di alimentazione selettiva e problemi odontoiatrici”. L’alimentazione selettiva è una modalità con cui i bambini scelgono un numero limitato di alimenti per nutrirsi e rappresenta un importante focus in cui il pediatra deve sapersi orientare in modo da poter intervenire il più precocemente possibile.
‘Handbook’ in Orl Pediatrica
“In tema di otorinolaringoiatria pediatrica abbiamo deciso di curare la stesura di un manuale che contempli le evidenze degli ultimi 25 anni. Il nostro obiettivo è realizzare uno strumento di formazione e informazione che consenta di ‘conoscere per riconoscere’. Spesso, infatti, l’otorinolaringoiatria viene studiata più sui testi che negli ambulatori”, sottolinea Attilio Varricchio, docente universitario presso l’Università del Molise e consigliere Sipps. “Il Manuale che vogliamo realizzare sarà innanzitutto un testo multimediale che prevede, accanto alla parte scritta, anche dei videoclip sulle procedure diagnostiche e terapeutiche. Inoltre- aggiunge l’esperto- abbiamo coinvolto nella realizzazione dell’handbook anche gli ospedali pediatrici italiani in modo che possano comunicare tra loro in un percorso transdisciplinare e con la pediatria del territorio”. La Guida si focalizzerà su sintomi di frequente riscontro nell’ambulatorio pediatrico, come ad esempio la tosse o l’otalgia. “Tra le varie novità, particolare attenzione verrà data ai nuovi strumenti diagnostici, che, per esempio, consentono lo studio delle vie aeree digerenti superiori per trattare il reflusso faringeo”.
Triage telefonico ed educazione alla salute
“Come avviene in pronto soccorso, quando in fase di triage bisogna capire qual è la gravità della situazione in cui si trova il paziente, così abbiamo pensato di creare un piccolo manuale che possa dare al pediatra degli strumenti per affrontare un triage telefonico, finalizzato a dare
indicazioni operative al genitore in caso di consulto per patologia acuta: portare il bambino a visita; indirizzarlo in ospedale o dare solo dei consigli telefonici”, spiega
Leo Venturelli, responsabile Educazione salute e comunicazione Sipps e
Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza per il Comune di
Bergamo.
Diritti dei bambini e maltrattamento infantile
Diffondere la conoscenza dei diritti delle bambine e dei bambini con l’obiettivo di tutelare le famiglie fragili e promuovere l’accoglienza, affinché i pediatri siano più coscienti di come applicare e promulgare questi diritti, sarà il tema di un Gruppo di lavoro permanente che la SIPPS si propone di istituire e di cui verranno gettate le basi proprio nel corso di questa seconda giornata di Consiglio direttivo allargato. Inoltre, ‘trascuratezza e maltrattamento infantile’ sarà il focus di un altro Gruppo di lavoro permanente finalizzato a creare reti di sostegno per persone e famiglie fragili “di cui deve far parte il pediatra- spiega ancora Venturelli– insieme agli assistenti sociali e al mondo della scuola. Questi professionisti devono cooperare e contribuire a costruire mappe di funzione per indirizzare le famiglie fragili. Il pediatra deve essere un’antenna sociale ma deve anche saper orientare”.
Gruppo di lavoro su igiene e disturbi del sonno
Oltre a quelli citati, anche il sonno sarà uno degli argomenti affrontati nel corso della seconda giornata di Consiglio Direttivo con l’obiettivo di porre le basi per la creazione di un Gruppo di lavoro dedicato a igiene e disturbi del sonno.
“Il Gruppo si proporrà di implementare e diffondere la conoscenza sul sonno, non tanto orientato a far sì che il pediatra faccia diagnosi dei disturbi del sonno ma per far sì che sia in grado di riconoscere il fenomeno notturno patologico da quello fisiologico”, spiega Marco Carotenuto, professore associato di Neuropsichiatria presso l’ Università degli studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, direttore di Neuropsichiatria infantile e socio Sipps.
“L’idea- continua l’esperto- è di stressare il concetto dell’estrema importanza di una corretta igiene del sonno in base all’età del bambino e di quali sono le misure atte a promuovere un sonno di buona qualità più che di quantità: insegnare al pediatra come indirizzare il genitore per proteggere il sonno del proprio bambino è un modo importante per assicurarsi dei crediti per una buona salute in futuro”, conclude Carotenuto.
Documento sugli effetti extrascheletrici della vitamina d. raccomandazioni
Nel 2015 il professor Giuseppe Saggese ha curato la stesura di un importante documento: la Consensus ‘Vitamina D in età pediatrica‘. ‘Quello della vitamina D- chiarisce Maria Carmen Verga, pediatra di famiglia della Asl Salerno e Segretario nazionale Sipps – è uno degli argomenti medici che in questi ultimi anni è stato oggetto di una delle maggiori rivisitazioni da parte di studiosi e ricercatori. Non solo sono state meglio approfondite le classiche azioni scheletriche della vitamina D, ma sono state anche evidenziate nuove azioni della vitamina, oggi conosciute come azioni ‘extra-scheletriche’ della vitamina D. Tali azioni riguardano organi e sistemi diversi da quello osseo, come il sistema immunitario, il cervello, il pancreas e il colon, e vari studi prospettano oggi un ruolo della vitamina D in alcune condizioni cliniche correlate a tali sistemi.
‘È interessante sottolineare- continua Maria Carmen Verga- come alcuni studi abbiano messo in evidenza la capacità da parte dell’1,25(OH)2 D, la forma ormonale attiva della vitamina D, di controllare l’espressione genica di 1.250 geni, alcuni dei quali correlati con le malattie autoimmuni, il cancro e le malattie cardiovascolari. In queste patologie viene prospettato un utilizzo della vitamina D, a scopo terapeutico e/o profilattico, anche se, in linea generale, dobbiamo considerare che, pur trattandosi di ricerche molto interessanti, e che aprono sicure prospettive di utilizzo della vitamina D, al momento sono necessari studi su più ampie casistiche prima di trarre conclusioni definitive su un nesso di causalità tra deficit di vitamina D ed insorgenza di tali condizioni patologiche”.
Il nuovo documento ha lo scopo di chiarire l’appropriatezza di alcune indicazioni della vitamina D attraverso una revisione sistematica della letteratura, per arrivare alla formulazione di raccomandazioni che orienteranno il pediatra ad un corretto utilizzo della vitamina D in queste condizioni.
Una seconda giornata di lavori ricca di idee, spunti e iniziative in vista del prossimo appuntamento SIPPS previsto dal 22 al 25 settembre con il XXXIV Congresso nazionale.