Più di 170 esponenti della società civile (imprenditori, dirigenti di associazioni, accademici, professionisti, operatori sociali) chiedono ai segretari delle forze politiche, con un manifesto pubblicato oggi, di mettere al centro l’agenda politica sperimentata sul campo delle buone pratiche del Paese.
Un’agenda fatta di parole chiave come cittadinanza attiva, sussidiarietà, partecipazione, co-progettazione e co-programmazione, consumo e risparmio responsabile, comunità energetiche, felicità e ricchezza di senso del vivere, dove i cittadini non siano sudditi, meri elettori o leoni da tastiera ma protagonisti del progresso civile.
I contenuti del manifesto sono orientamenti e proposte sui temi dell’Europa, del lavoro, della sostenibilità ambientale, della lotta alla povertà, del welfare e della cura.
In politica esistono l’offerta (i partiti e i loro leader) e la domanda (i cittadini che eleggono i loro rappresentanti). Il manifesto vuole mettere al centro buone pratiche e temi attraverso i quali la domanda chiede all’offerta (i partiti) di lavorare sull’agenda della società civile.
Il progresso civile e il bene comune dipendono, per gli estensori, da un lavoro comune di partiti e società civile attorno a questa piattaforma condivisa.
Tra i firmatari figurano Leonardo Becchetti (Direttore Festival Nazionale dell’economia Civile e Co-fondatore NeXt Nuova Economia per Tutti), Mauro Magatti, Alessandro Rosina, Paride Stefanini, Massimo Mauro, Santo Versace, Marco Bentivogli, Don Virginio Colmegna, Luigino Bruni, Tiziano Treu, Luca Jahier, Ermete Realacci, Luca de Biase, Gianluca Galletti (ex Ministro dell’ambiente), Giusi Biaggi (Presidente di CGM), Ilaria Catastini, Mariangela Cassano (Presidente ActionAid), Eleonora Rizzuto (presidente Aiesec), Chiara Giaccardi ed Elena Granata (Vicepresidente SEC).