8 Novembre, 2024
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Festival Nazionale dell’Economia Civile, via alla quarta edizione dall’Università di Firenze

Si è aperta oggi a Firenze la 4ª edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile, che terminerà domenica 18 settembre. La sessione di apertura si è tenuta nell’Aula Magna dell’Università di Firenze e i lavori continuano poi nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio coinvolgendo giovani, cittadini, imprenditori, amministratori pubblici, associazioni ed organizzazioni sensibili alla necessità di un nuovo paradigma di sviluppo. In buona compagnia. Per cercare, ricostruire, fare pace” è il tema dell’edizione 2022.

Nato da un’idea di Federcasse (l’Associazione Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali, Casse Raiffeisen) che lo promuove insieme a Confcooperative, organizzato e progettato con NeXt (Nuova Economia Per Tutti) e SEC (Scuola di Economia Civile) e con il contributo di Fondosviluppo, il Festival Nazionale dell’Economia Civile si è ormai accreditato come un evento di particolare interesse su temi che pongono al centro l’uomo, il suo valore come individuo, il bene comune.

 

L’obiettivo del Festival è di valorizzare le relazioni che nascono e si costruiscono solo all’interno di comunità di senso e – per farlo – è necessario evidenziare maggiormente le esperienze concrete e i “volti” di chi già vive e sperimenta, sui territori ed in tanti ambiti produttivi, l’Economia Civile nel quotidiano. Bisogna pensare al futuro costruendo il presente, rimettendo al centro del dibattito pubblico la persona e l’ambiente. L’imperativo del post Covid è quello di privilegiare e incentivare la capacità di creare valore economico in modo socialmente e ambientalmente sostenibile. Al Festival si discute, infatti, di rispetto dell’ambiente, fatto non solo di regole contro lo spreco o l’inquinamento, ma di un nuovo modo di organizzare lavoro, relazioni, comunicazione. Nel segno della comunità vanno ripensati i modelli di partecipazione e collaborazione nei luoghi di lavoro. Altri temi all’ordine del giorno sono quelli della giustizia sociale e del peace building, del futuro dell’Europa tra guerra e pandemia, e le lezioni di quest’ultima per un cambiamento nella filosofia e nella struttura organizzativa della sanità italiana.

 

Leonardo Becchetti (Direttore del FNEC e Cofondatore di NeXt Nuova Economia per Tutti), in apertura dei lavori, ha trattato uno dei temi di maggiore attualità: il caro bollette. «Il Festival, già negli anni scorsi, aveva parlato di soluzioni strutturali al problema energetico, premiando con “le migliori pratiche” le famiglie che sono diventate comunità energetiche e le aziende che sono diventate auto-produttrici di energia, liberandosi dal gas. Queste soluzioni, se fossero state adottate da più persone, avrebbero evitato l’inflazione. Quest’ultima, infatti, è causata dall’energia».

Becchetti ha poi commentato l’importanza della partnership tra il Festival e le Ferrovie dello Stato, rivolta allo sviluppo del territorio: «La mobilità sostenibile è un pilastro fondamentale della transizione ecologica e il treno è il mezzo del futuro, sul quale dovranno transitare maggiormente le merci. È un mezzo che ci aiuta a comunicare e a fare rete».

 

Augusto Dell’Erba (Presidente di Federcasse-BCC) ha sottolineato come «anche quest’anno il Festival ha rilanciato concetti legati alla buona compagnia, allo stare insieme, alla formazione; noi replichiamo un modello di società economica che ha l’intento di attuare i veri principi della mutualità. Lo stare insieme e scambiarsi esperienze è, infatti, la base della nostra attività economica».

Dell’Erba ha poi concluso: «Non possiamo restare attaccati a teorie economiche che non hanno dato risultati che avrebbero dovuto dare. Noi pensiamo che l’economia debba generare felicità pubblica, coinvolgendo attivamente le forze migliori dei territori e delle comunità»

Maurizio Gardini (Presidente Confcooperative) ha detto: «Siamo a Firenze perché vogliamo promuovere e realizzare un nuovo Umanesimo. Lo sviluppo senza regole non è sostenibile. Accentua le diseguaglianze e amplia le povertà. Le cooperative portano al Festival la capacità di rispondere, da una parte ai bisogni delle comunità e dall’altra a quella di dare lavoro. Per le sue caratteristiche la cooperazione rappresenta una delle frontiere più avanzate dell’impresa sociale e dell’economia civile».

Per Elena Granata (Vicepresidente SEC), valorizzare l’individuo significa «dare attenzione alla persona, soprattutto nei momenti di fragilità: infanzia, adolescenza e anzianità. Dobbiamo aumentare l’attenzione verso i bisogni e i sentimenti degli individui, perché ognuno di loro non si deve sentire isolato. È importante prendersi cura delle reti sociali per crescere tutti insieme».

Il panel di apertura si è svolto con una tavola rotonda tra Luigino Bruni, Elena Granata, Valentina Rotondi e Paolo Santori. In mattinata è intervenuto al primo giorno di Festival anche il Presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato, nel panel “Come accrescere il Ben Vivere nei territori? Modelli di co-programmazione e co-progettazione per aumentare il benessere”.

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