7 Novembre, 2024
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Regione Lazio, investimento da 100 milioni per il mare di Ostia

Roma riscopre la sua vocazione di città marittima e sceglie il mare come asse di un nuovo modello di sviluppo, moderno e sostenibile.

Con un investimento strategico da 100 milioni di euro di fondi europei 2021-2027 Regione e Roma Capitale, come già fatto da altre grandi Capitali europee come ad esempio Barcellona o Lisbona, investiranno sul litorale romano, Il mare di Ostia diventerà così la risorsa di un modello di sviluppo nuovo basato sulla cultura, sull’inclusione e sulla sostenibilità.

Nel dettaglio

1.    Circa 50 milioni di fondi europei (FESR e FSE+) saranno destinati a progetti di rilancio del lungomare di Ostia;

2.    25 milioni di fondi PR FESR 2021-2027 alla difesa della costa;

3.    10 milioni fondi PR FESR 2021-2027 alla realizzazione di una pista ciclabile dal Colosseo al mare;

4.    15 milioni per l’avvio della presenza universitaria a Ostia.

Roma Capitale potrà destinare 50 milioni di euro della nuova programmazione dei fondi europei 2021-2027 a una strategia territoriale di valorizzazione e riqualificazione del lungomare di Ostia.

Nello specifico

· 40 milioni del PR FESR 2021-27 saranno destinanti alla riqualificazione di aree pubbliche, valorizzazione della biodiversità, infrastrutture verdi urbane, mobilità sostenibile e risistemazione della viabilità, promozione del turismo e dell’offerta culturale, digitalizzazione ed efficienza energetica;

· 10 milioni del FSE che possono sostenere interventi di lotta alla povertà, inclusione sociale, formazione e sostegno all’occupazione connessi con lo sviluppo della strategia territoriale.

La Regione ha destinato 25 milioni della programmazione dei fondi europei 2021-2027 per opere pubbliche necessarie a contrastare l’erosione della costa del litorale di Ostia. Un grande progetto di ripascimento della costa di cui è già stato avviato lo studio e le cui risultanze saranno presentate a ottobre.

Con 10 milioni di PR FESR 2021-2027, sarà realizzato un itinerario completamente ciclabile di grande impatto turistico, con valenza storico-culturale e paesaggistica. La pista si svilupperà per circa 26 km partendo dal Colosseo verso Circo Massimo e viale Aventino, per raggiungere poi Porta San Paolo, Piramide Cestia, percorrere Via Ostiense e viale Marconi, raggiungere la Cristoforo Colombo e costeggiare la tenuta della Presidenza del Consiglio di Castel Porziano e la riserva naturale del litorale fino al mare di Ostia.

La ciclabile dal Colosseo al mare di Ostia, inoltre, è complementare alla realizzazione della Ciclomare e rientra in un progetto più ampio con il quale la Regione intende rendere ciclabile tutto il litorale del Lazio, da Montalto di Castro a Minturno.

Con un investimento di circa 15 milioni di euro, tre anni fa la Regione, in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma Tre, ha iniziato un’operazione culturale volta ad avviare e consolidare una presenza universitaria a Ostia con l’istituzione di corsi di laurea in Ingegneria delle Tecnologie per il Mare e in Giurisprudenza.

I fondi sono stati destinati alla ristrutturazione dell’ex Enalc Hotel, luogo in cui i lavori di adeguamento stanno proseguendo e dove, nella parte ultimata, vengono ospitati i corsi del Nuovo Polo Universitario che ha già visto il suo primo laureato.

Inoltre, la Regione, grazie al protocollo stipulato tra Inps, Regione Lazio e Roma Capitale, ha già presentato al MUR un progetto per la riqualificazione di due stabili ex Enam di Ostia, il cui importo è di circa 3 milioni di euro, da destinare a residenze universitarie. L’iniziativa coinvolgerà gli edifici di proprietà dell’INPS di Largo delle Sirene 5 e Lungomare Toscanelli 200 attualmente in disuso, che saranno riqualificati e destinati a residenzialità universitaria con una gestione DiSCo di 25 anni.

La Giunta di Roma Capitale ha approvato ad agosto la Delibera di adozione preliminare del Piano di Utilizzazione Arenili di Roma: il primo passaggio nel percorso per arrivare all’approvazione del nuovo regolamento che permetterà la messa a gara delle concessioni ed il recupero del litorale.

Con il nuovo PUA si introducono criteri per garantire la visibilità della linea di costa imponendo la demolizione del lungomuro, garantire la piena accessibilità al mare e rendere più omogenea la distribuzione della spiaggia libera anche nella parte urbanizzata del litorale.

In particolare, per quanto riguarda le spiagge libere, il PUA è pienamente conforme alle prescrizioni regionali, anzi le supera: oltre il 50% del litorale è dedicato alle spiagge libere (con Castelporziano si arriva a circa il 65%), un terzo delle quali è previsto nell’area urbana. I varchi da lasciare liberi per l’accesso al litorale sono garantiti e hanno una distanza massima di 300 metri, con una ampiezza minima per l’accesso di 3 metri.

Una particolare attenzione è infine riservata allo sviluppo sostenibile del turismo all’accessibilità al mare per tutti.

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