Detenuta a Teheran da cinque giorni, senza poter dare notizie fino alla telefonata ai genitori di ieri mattina: “Vi prego, aiutatemi”. È la storia di una ragazza romana, una viaggiatrice solitaria, arrivata luglio in Iran dopo aver vissuto in giro per il mondo – Australia, Messico, India, Pakistan, Marocco, Honduras, Guatemala, Sri Lanka, El Salvador, Panama – rinchiusa adesso in una prigione di Teheran.
A dare la notizia per primi i genitori. La Farnesina sta seguendo il caso con l’Ambasciata italiana a Teheran, ma al momento non sarebbe stato ancora possibile individuare il carcere in cui la donna è reclusa.
La famiglia della ragazza ha lanciato un appello sui social. Alessia, scrivono i genitori, “è una viaggiatrice solitaria, gira il mondo per conoscere usi e costumi dei popoli. Si è sempre adeguata e rispettato le tradizioni e, in certi casi, gli obblighi, di ogni paese che ha visitato”. Papà e mamma non avevano sue notizie dal 28 settembre, giorno del suo compleanno. Poi la chiamata: “Era lei che piangendo ci avvisava che era in prigione. A Teheran. In Iran. Era stata arrestata dalla polizia insieme a dei suoi amici mentre si accingeva a festeggiare il suo compleanno. Sono state solo poche parole ma disperate. Chiedeva aiuto”. Sono ore di profonda preoccupazione per le sorti e il futuro di Alessia Piperno. (P.P.D.)