La presentazione del documento cinematografico di Socrate Pontanari
La sera del 20 ottobre nel teatro “Charles de Foucault”, della parrocchia “SS.mo Salvatore” di Bracciano, è stato presentato a un folto e interessato pubblico, a cura del Centro di promozione culturale della stessa parrocchia con il patrocinio del Lions Club Bracciano-Anguillara Sabazia-Monti Sabatini, un originale documentario cinematografico curato dal cineasta Socrate Pontanari, che ha voluto titolare con l’affettuosa e nel contempo significativa espressione “La mia Bracciano”.
Pontanari, con immagini curate e affascinanti accompagnate da musiche che hanno predisposto i presenti a seguire con attenzione e profonda spiritualità la successione delle sequenze, ha presentato la storia di Bracciano sotto l’aspetto storico, urbanistico, architettonico, artistico, paesaggistico e anche della vita quotidiana degli antichi abitanti.
Il centro di promozione culturale ha voluto valorizzare il documentario indicandolo agli amministratori e alle associazioni culturali come programma per le loro attività. Le bellezze e i valori, trasmessi con l’originalità della forma comunicativa del documento, vero e proprio cortometraggio, invece che con una fredda e sterile esposizione orale, sembrano voler dire che è compito dei posteri saper conservare con cura, recuperare con maestria gli aspetti deteriorati e in rovina e anche essere solerti nello sviluppo futuro armonizzando le nuove iniziative e gli interventi salvaguardando l’esistente.
Ma il documento suggerisce anche un aspetto socio-culturale – e questo è stato l’intendimento che il centro culturale ha voluto far rilevare e il moderatore Bruno Riscaldati lo ha detto chiaramente – cioè che si concentra sul nucleo storico di Bracciano, praticamente fino alla linea ferroviaria, escludendo l’altra parte che si è sviluppata verso il nord-ovest dal dopo guerra in poi.
Soprattutto non si parla dello sviluppo di Bracciano, soprattutto di Bracciano Nuova (già Bracciano Due; nessuna delle due denominazioni è stata codificata dall’amministrazione, segno evidente che non vi è stato un progetto urbanistico). E inoltre è palese un atteggiamento, più che altro inconscio, ma connaturato del cittadino della Bracciano storica nei confronti della nuova (circa 5.000 abitanti; tra l’altro comprende quattro agglomerati: Ciao Italia Village, Archimazzasette, via delle Magliole, Campo della Fiera, sorti in tempi diversi) che non la considera città e quindi forse non degna di attenzioni di urbanizzazione, infrastrutture e cura ambientale, ma solo zona di insediamenti commerciali e impianti di “pallone” ( per attività sportive e questo è l’unico aspetto positivo) di color bianco che non si armonizza certo con l’ambiente, anzi lo deteriora. Un grazie quindi a Pontanari che ha suscitato l’interesse per la cura della nostra “casa comune” invitando a una osmosi tra la popolazione braccianese. Su invito del centro culturale ha promesso un aggiornamento del documentario come indicato.
Da menzionare l’equipe dell’autore del documento, che è stata presentata (Mauro Marini, la voce brillante ed Enzo Gattavilla, il tecnico).
Inizialmente ha portato i saluti dei Lions il socio Francesco Rinaldi. Sono intervenuti a chiusura il sindaco di Bracciano Marco Crocicchi che, a sua volta, ha promesso particolari attenzioni per la nuova entità sociale in sviluppo; presenti anche i consiglieri di Bracciano Giulia Sala e Luca Nozzolillo, oltre al parroco, don Fernando Cruz, che ha ringraziato i presenti.
Per la redazione de L’agone
Giovanni Furgiuele