23 Dicembre, 2024
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“La mia Bracciano”, un atto d’amore più che un ciak cinematografico

La presentazione del documento cinematografico di Socrate Pontanari

La sera del 20 ottobre nel teatro “Charles de Foucault”, della parrocchia “SS.mo Salvatore” di Bracciano, è stato presentato a un folto e interessato pubblico, a cura del Centro di promozione culturale della stessa parrocchia con il patrocinio del Lions Club Bracciano-Anguillara Sabazia-Monti Sabatini, un originale documentario cinematografico curato dal cineasta Socrate Pontanari, che ha voluto titolare con l’affettuosa e nel contempo significativa espressione “La mia Bracciano”.

Pontanari, con immagini curate e affascinanti accompagnate da musiche che hanno predisposto i presenti a seguire con attenzione e profonda spiritualità la successione delle sequenze, ha presentato la storia di Bracciano sotto l’aspetto storico, urbanistico, architettonico, artistico, paesaggistico e anche della vita quotidiana degli antichi abitanti.

Il centro di promozione culturale ha voluto valorizzare il documentario indicandolo agli amministratori e alle associazioni culturali come programma  per le loro attività. Le bellezze e i valori, trasmessi con l’originalità della forma comunicativa del documento, vero e proprio cortometraggio, invece che con una fredda e sterile esposizione orale, sembrano voler dire che è compito dei posteri saper conservare con cura, recuperare con maestria gli aspetti deteriorati e in rovina e anche essere solerti nello sviluppo futuro armonizzando le nuove iniziative e gli interventi salvaguardando l’esistente.

Ma il documento suggerisce anche un aspetto socio-culturale – e questo è stato l’intendimento che il centro culturale ha voluto far rilevare e il moderatore Bruno Riscaldati lo ha detto chiaramente – cioè che si concentra sul nucleo storico di Bracciano, praticamente fino alla linea ferroviaria, escludendo l’altra parte che si è sviluppata verso il nord-ovest dal dopo guerra in poi.

Soprattutto non si parla dello sviluppo di Bracciano, soprattutto di Bracciano Nuova (già Bracciano Due; nessuna delle due denominazioni è stata codificata dall’amministrazione, segno evidente che non vi è stato un progetto urbanistico). E inoltre è palese un atteggiamento, più che altro inconscio, ma connaturato del cittadino della Bracciano storica nei confronti della nuova (circa 5.000 abitanti; tra l’altro comprende quattro agglomerati: Ciao Italia Village, Archimazzasette, via delle Magliole, Campo della Fiera, sorti in tempi diversi) che non la considera città e quindi forse non degna di attenzioni di urbanizzazione, infrastrutture e cura ambientale, ma solo zona di insediamenti commerciali e impianti di “pallone” ( per attività sportive e questo è l’unico aspetto positivo)  di color bianco che non si armonizza certo con l’ambiente, anzi lo deteriora. Un grazie quindi a Pontanari che ha suscitato l’interesse per la cura della nostra “casa comune” invitando a una osmosi tra la popolazione braccianese. Su invito del centro culturale ha promesso un aggiornamento del documentario come indicato.

Da menzionare l’equipe dell’autore del documento, che è stata presentata (Mauro Marini, la voce brillante ed Enzo Gattavilla, il tecnico).

Inizialmente ha portato i saluti dei Lions il socio Francesco Rinaldi. Sono intervenuti a chiusura il sindaco di Bracciano Marco Crocicchi che, a sua volta, ha promesso particolari attenzioni per la nuova entità sociale in sviluppo; presenti anche i consiglieri di Bracciano Giulia Sala e Luca Nozzolillo, oltre al parroco, don Fernando Cruz, che ha ringraziato i presenti.

Per la redazione de L’agone
Giovanni Furgiuele

 

 

 

 

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