22 Novembre, 2024
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Parla il Comandante dell’Artiglieria Terrestre, Generale di Brigata Francesco Principe

“Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate”.

Il Generale di Brigata Francesco Principe, Comandante dell’Artiglieria Terrestre dell’Esercito Italiano, racconta la sua unità e illustra il significato della ricorrenza del 4 novembre.

Il 4 novembre, ormai è prossimo. Ci spiega il significato di questa nostra ricorrenza nazionale e di come la onoreremo quest’anno?

Il 4 novembre ha un valore simbolico importante per l’identità degli italiani, viene ricordato infatti l’Armistizio di Villa Giusti – entrato in vigore proprio il 4 novembre 1918 – che mise fine alla Prima Guerra Mondiale, consentendo agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste e di portare a compimento il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale. Per onorare i sacrifici dei soldati caduti a difesa della Patriail 4 novembre 1921 ebbe luogo la tumulazione del “Milite Ignoto”, nel Sacello dell’Altare della Patria a Roma. Con il Regio decreto n.1354 del 23 ottobre 1922, il 4 Novembre fu dichiarato Festa nazionale.In questa giornata si intende ricordare, in particolar modo, tutti coloro che, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere: valori immutati nel tempo, per i militari di allora e per quelli di oggi. Noi, come tutti i cittadini italiani, siamo gli eredi di quelle tradizioni, che costituiscono un patrimonio di virtù civiche, di coesione e di responsabilità a disposizione del Paese.

Con lo spirito di questi valori, il 4 novembre abbiamo deciso, unitamente alle altre Forze Armate, alle Istituzioni locali e al tessuto braccianese, di celebrare insieme presso la Caserma “Cosenz” il Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate. Per l’occasione, abbiamo invitato anche gli Istituti Superiori del territorio, per vivere assieme la nostra cerimonia dell’Alzabandiera solenne, cui seguirà un breve seminario dal titolo “4 novembre: Patria, Storia ed Esercito” sugli eroi della Grande Guerra e sul loro sacrificio.  Su questi temi sarà inoltre allestita una mostra aperta al pubblico all’interno delle nostre sale museali, sabato 5 e domenica 6 novembre dalle 10 alle 13.

E’ passato un anno dal suo insediamento come Comandante dell’Artiglieria Terrestre. Ci parla di come è organizzato il suo Comando e il vostro impegno?

Il Comando Artiglieria è un Ente operativo e addestrativo, di livello Brigata, dell’Esercito Italiano che, forte delle sue tradizioni, è il punto di riferimento d’Arma per tutti i reggimenti di Artiglieria Terrestre d’Italia. Sono dieci e, a rotazione, convergono su Bracciano per la formazione specialistica del proprio personale. Al nostro interno ospitiamo anche un Centro di Simulazione nazionale, uno dei cinque in Italia validati dalla NATO, fiore all’occhiello che consente aii militari che si addestrano al Comando Artiglieria di esercitarsi su varie tipologie di scenari, creati per migliorare la formazione del personale, a premessa dell’addestramento sul terreno. Ma la formazione non è il nostro unico compito, a livello operativo il personale ha contribuito all’Operazione Strade Sicure su diverse città, tra cui la vicina Roma, per incrementare la sicurezza sul territorio a fianco delle Forze di Polizia. Inoltre, collaboriamo con le principali industrie della Difesa per la sperimentazione e la ricerca tecnologica, oltre che lo sviluppo dottrinale, da sempre patrimonio professionale dell’Artiglieria, non a caso storicamente considerata “l’Arma Dotta”.

L’Artiglieria rappresenta una storica presenza dell’Esercito Italiano qui a Bracciano e per il tessuto locale costituisce un’identità forte e importante. Quando fu costituito il primo reparto?

La nostra convivenza con Bracciano è lunga più di un secolo. Il primo reparto di Artiglieria nella città infatti risale al 1910. Numerose sono state le iniziative in cui gli artiglieri della “Cosenz” hanno lavorato in stretta sinergia con la popolazione braccianese, ultima delle quali la campagna di vaccinazione anti CoViD19, nell’ambito della quale una parte della caserma è stata adibita a centro vaccinale, erogando oltre sessantatremila vaccini in un annoin stretta sinergia con l’ASL Roma IV.

La Caserma Cosenz è da molto tempo un punto di riferimento per i braccianesi. Ma non solo a Bracciano, anche a Roma gli Artiglieri fanno sentire la loro presenza. E lo fannoda un colle famoso, giusto?

Si, dico sempre scherzosamente che il Gianicolo è diventata una nostra seconda residenza, in quanto siamo stati chiamati più volte per celebrarvi le nostre ricorrenze Istituzionali. Oltre al tradizionale e quotidiano colpo di mezzogiorno, abbiamo più volte sparato salve tricolore nel corso dell’ultimo anno:in occasione di celebrazioni istituzionali come il 4 novembre, il giuramento del Presidente della Repubblica a febbraio e in occasione della Festa della Repubblica del 2 giugno. La terrazza del Gianicolo è sempre gremita di turisti e visitatori che vengono attratti dallo sparo dei nostri cannoni e dal tricolore che avvolge tutti in un’atmosfera di forte attaccamento ai valori nazionali.

L’agone nuovo, ringrazia il Comandante Gen. Francesco Principe per la sua collaborazione e per averci concesso l’intervista e augura a tutti Buon lavoro.

Giovanni Furgiuele
Presidente L’agone nuovo 

 

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