Sono iniziate nella Caserma Cosenz, nel cuore di Bracciano, le prime celebrazioni per ricordare l’importante contributo di uomini che con il loro impegno e sacrificio, hanno fatto la storia, spesso privi di nome e cognome, ma che hanno lottato con onore e sono caduti per la Patria.
Un evento pensato per le nuove generazioni, dichiara il Gen. Francesco Principe, Comandante dell’Artiglieria Terrestre dell’Esercito Italiano, con l’auspicio di fissare nella memoria collettiva la nostra storia, la nostra tradizione, quei sentimenti di amore, senso del dovere e lealtà, che hanno reso eroiche le gesta di migliaia di ragazzi.
Presenti numerose delegazioni delle diverse forze armate impegnate sul territorio, il sindaco Marco Crocicchi, il Presidente dei Lions, gli studenti del Liceo Ignazio Vian e dell’Istituto Salvo D’Acquisto con le rispettive dirigenti Lucia Lolli e Lucia Dutto, che hanno assistito ad un breve seminario, moderato dal Maggiore Gianluca Mineo, all’interno di uno degli edifici storici della Caserma Cosenz.
Uno degli obiettivi è non dimenticare; la giornata odierna testimonia 100 anni di impegno per la libertà e per la Patria unita, sottolinea il Col. Marco Cianfanelli, raccontando le circostanze della scelta del “milite ignoto”, e anche di quella generazione di ragazzi classe 1899. “Da qui non si passa” parole celebri, arrivate a noi anche grazie alla tradizione musicale, che hanno segnato la storia e dunque in qualche modo, hanno contributo alla realizzazione di quello che siamo oggi.
Il Professore Rocco Galassia, Consigliere onorario dell’Istituto Nazionale Nastro Azzurro, propone il tema dello sport durante la guerra, invitando a riflettere sul contributo degli atleti sul campo di battaglia; le numerose medaglie ricevute dagli sportivi caduti in guerra testimoniano la messa in campo di risorse inestimabili e intangibili come il gioco di squadra, la solidarietà, lo stare tutti dalla stessa parte.
Interviene anche il Presidente de L’agone, Giovanni Furgiuele, per ricordare una missione importante per tutte le autorità e i diversi attori sociali che operano sul territorio, cioè consegnare alle nuove generazioni non solo le straordinarie eccellenze dei nostri luoghi, anche e soprattutto una visione di un territorio unito.
Claudia Soccorsi
Redattrice L’agone