16 Luglio, 2024
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Patria, storia ed esercito celebrati a Bracciano

Mentre da giorni sento parlare di legittimità o meno dei rave party, cellule di anti-stato ove si cerca di imporre l’illegalità e l’illegittimità , questa mattina mi è stata data l’occasione di sentirmi parte attiva di quello Stato di cui andare orgogliosi. Nella piazza d’armi della Caserma Cosenz di Bracciano, si è celebrata la ricorrenza dell’Unità Nazionale e la giornata delle Forze Armate, a cui quest’anno, grazie al Dirigente scolastico del Liceo Statale Ignazio Vian, prof.ssa Lucia Lolli, è stata invitata a partecipare una rappresentanza di studenti della quale ho avuto l’onore di far parte.

Alla presenza di autorità civili e religiose, alle ore 08:45 si è svolta la cerimonia solenne dell’Alzabandiera, rito quotidiano militare con cui metaforicamente ci si lascia avvolgere, in un simbolico abbraccio materno, dalla bandiera nazionale promettendole fedeltà e rispetto come espressione di unità che possa andare oltre opinioni politiche o convinzioni diverse. Ognuno percorso da silenziosi brividi di emozione, ci siamo ritrovati così, tutti i presenti, Fratelli (e sorelle) d’Italia, di un Paese che a ogni difficoltà dimostra sempre di sapersi ridestare con orgoglio, spirito di sacrificio e laboriosità infaticabile. Il Generale di Brigata Francesco Principe, al comando di uno schieramento militare, affiancato dalla Fanfara, ha reso onori alla bandiera e agli ospiti intervenuti, tra i quali il Sindaco di Bracciano, Marco Crocicchi, numerosi ufficiali, il gonfalone del comune di Bracciano, varie associazioni d’armi, il presidente onorario del Rotary di Bracciano, Gen.di.B Bruno Riscaldati, le dirigenti scolastiche prof.ssa Lucia Lolli e Lucia Dutto, dell’Istituto Salvo D’Acquisto di Castel Giuliano e il presidente de L’Agone Giovanni Furgiuele. Al termine della cerimonia, conclusa con l’Inno Nazionale e con alcuni canti di trincea, che hanno rievocato i nobili sentimenti contrastanti dei combattenti che si sono battuti e sacrificati per la libertà del nostro Paese, si è svolto nel Circolo Ufficiali il convegno dal titolo “Patria, Storia ed Esercito”, relatori il Colonnello Marco Cianfanelli, che ha portato alcune riflessioni sui protagonisti della Prima Guerra Mondiale, e il Consigliere Nazionale del Nastro Azzurro Rocco Galasso, che ha esaltato il ruolo degli sportivi nella Grande Guerra.

Conferendo un tributo d’onore ai tanti ragazzi caduti in nome e per conto della Patria nella Prima Guerra Mondiale, il Col. Cianfanelli partendo dal simbolo del Milite Ignoto ha rivolto un appello alle nuove generazioni, citando Papa Francesco nel ricordare che “Chi dimentica il passato, non ha futuro”.  Nel silenzio incorrotto del momento di innalzamento del Tricolore sul pennone della Caserma Cosenz, si sono concentrati sentimenti di appartenenza e gratitudine a tutti gli uomini in divisa di ieri e di oggi che ci hanno permesso e ci consentono di beneficiare della nostra libertà indiscussa; in quel tempo senza tempo, con l’emozione trattenuta a stento come denominatore comune di tanti occhi, mi sono sembrati così distanti quei miei coetanei trasandati e poco lucidi che rivendicano il diritto alla libertà dello sballo e del superamento dei limiti, e tutte quelle polemiche sterili che ne sono conseguite.

Non una giornata di lezioni perse per noi studenti, dunque, ma l’occasione per una lezione più alta per la quale va il plauso alla prof.ssa Lolli: in un periodo con una considerevole concomitanza di criticità come quello attuale, incentivati da quei giovani martiri del 1899, proprio noi giovani dobbiamo prepararci “a stringerci a coorte” ed essere pronti per un’ Italia che chiamerà.

Ludovica Di Pietrantonio

 

 

 

 

 

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