Nella mattinata del quattro novembre, dopo aver seguito le celebrazioni militari all’interno della Scuola di Artiglieria Enrico Cosenz, ci siamo spostati in piazza del comune, denominata proprio “IV Novembre”.
Qui si è svolta la cerimonia di commemorazione dei caduti delle guerre, davanti al monumento che rappresenta una delle tante “memorie di pietra” osservabili sul territorio.
Non solo, dopo l’Alzabandiera e la simbolica deposizione della corona d’alloro da parte del sindaco Marco Crocicchi e del Generale Francesco Principe, segue un importante discorso, dai temi straordinariamente attuali.
“l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” interviene il Sindaco citando la Costituzione. Questo non è soltando un augurio di pace, è la presa di coscienza che anche e soprattutto in questi momenti di difficoltà dobbiamo mantenere solidi, nel nostro vivere quotiano, valori come la libertà, la democrazia e la solidarietà.
Uno degli obiettivi è mostrare ai giovani che dedicare una giornata all’Unità Nazionale, significa anche impegnarsi ogni giorno per costruire delle relazioni stabili tra le istituzioni; lavorare uniti sta diventando un passaggio fondamentale per le diverse istituzioni presenti in un territorio che vive una condizione periferica come il nostro.
La strategia suggerita dal Generale Principe, per dare energia e per stabilire un legame con il territorio è aprire le caserme, generando una vera e propria osmosi, ampliando la rete dei contatti tra i cittadini e le Forze Armate. La speranza è, con il contributo di una serie di realtà come la Sez. di Bracciano dell’Associazione Nazionale Carabinieri, i nuclei locali di Protezione Civile e anche le scuole di ogni ordine e grado, creare una cassa di risonanza che promuova collaborazione, accessibilità e inclusione.
Claudia Soccorsi
Redattrice L’agone