21 Novembre, 2024
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Testimonianza di legalità al liceo Vian

Un’iniziativa di tutto rispetto, quella realizzata dal dirigente del liceo Vian di Bracciano, prof.ssa Lucia Lolli, che ha invitato l’ex presidente del Parco dei Nebrodi a incontrare gli studenti delle classi V delle sedi di Bracciano e Anguillara, nell’Aula Magna dell’Istituto dove, protetto dagli agenti della scorta, è arrivato alle 9,30 accolto da un religioso silenzio degli intervenuti.

Antoci ha raccontato e si è raccontato, ricostruendo la sua iniziativa di contrasto all’illegalità con la lucida determinazione imposta dal suo ruolo istituzionale e una provata emotività di uomo che ha coscientemente accettato di sacrificare la propria libertà per quella più grande collettiva.

Figlio di quella Sicilia orgogliosamente onesta, ‘eroe dei nostri tempi’, come lo definì lo scrittore Andrea Camilleri, Antoci si è opposto al sistema mafioso di sfruttamento dei fondi europei stanziati per l’agricoltura contribuendo a redigere quel protocollo che porta il suo nome che è diventato perno del nuovo codice antimafia.

Il silenzio rispettoso e commosso, che ha avvolto l’Aula Magna gremita, è stato la metafora perfetta di quello che vorrebbero imporre le formulazioni mafiose con l’intimidazione e la trama delle connivenze.

Antoci, oggi Presidente Onorario della Fondazione Caponnetto, ha condiviso quei tumulti interiori che lo hanno portato a fare una scelta di parte, ovvero quella di combattere l’illegalità, unico vero gesto d’amore simbolico da lasciare alle sue figlie; scelta che non è stata priva di conseguenze, poiché dal 2016 vive sotto scorta relegando sé stesso e la sua famiglia a una prigionia bianca che di fatto preclude ogni forma di libertà se non quella di sentirsi giusti.

L’attenzione incorrotta e gli occhi lucidi dei presenti, sono stati la dimostrazione che quell’uomo determinato ha portato a scuola molto di più che una testimonianza di legalità; ciò che è arrivato a ognuno è stato il messaggio di rettitudine e dignità, l’impronta di quel coraggio che rifugge l’omologazione e sa opporsi all’iniquità e alla prepotenza.

Può essere orgogliosa dei suoi studenti la preside Lolli, che stamattina hanno superato il vero esame di maturità dimostrandosi capaci di empatia e rispetto, accoglienza e condivisione rimandando al prestigioso ospite un messaggio muto di gratitudine.

Quando è andato via, protetto dai suoi angeli custodi, lo sguardo ammirato degli astanti ha stabilito un confine morale palesando inequivocabilmente da quale parte si è deciso di stare.

Ludovica Di Pietrantonio
Redattrice L’Agone

 

 

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