17 Luglio, 2024
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A Roma la rivolta transfemminista

Riceviamo e pubblichiamo – Il 26 novembre si svolgerà a Roma il corteo nazionale chiamato da Non Una di Meno contro la violenza maschile sulle donne e di genere.

Ci mobilitiamo contro le guerre sui nostri corpi:

Contro la violenza patriarcale che avvelena le nostre vite. Dal 1° gennaio al 22 novembre 2022 sono oltre 100 i femminicidi, lesbicidi e transcidi, come riporta l’osservatorio di Non Una di Meno (i dati saranno aggiornati il 25 novembre) e il conto continua a salire.

Contro l’economia di guerra che cancella il nostro futuro e le priorità poste dalla pandemia. Crisi climatica, violenza economica, disuguaglianze e impoverimento colpiscono soprattutto le donne, le persone lgbtqia+, migranti, precarie.

Contro il governo Meloni che attacca l’aborto e l’autodeterminazione riaffermando il diktat “Dio, Patria, Famiglia”, attacca l’educazione alle differenze e sessuale nelle scuole; attacca il welfare e il reddito di cittadinanza, misura insufficiente e condizionata, che ha una platea a maggioranza femminile.

Scenderemo in piazza con i centri antiviolenza femministi e transfemministi che apriranno il corteo e che rivendicano risorse e autonomia fuori dalle logiche di neutralizzazione, dei bandi e della riduzione a meri servizi sociali.

Scenderemo in piazza con le donne iraniane in rivolta contro l’oppressione del regime, facendo nostro lo slogan “Donna, Vita, Libertà” che da Rojava diventa inno di lotta per l’autodeterminazione di tuttə.

Sarà una manifestazione senza spezzoni né bandiere, dai due camion organizzati il microfono sarà aperto alla molteplicità delle voci che la compongono. Invitiamo le rappresentanti politiche a rimanere in ascolto e non occupare lo spazio mediatico della manifestazione, diamo indicazione alle strutture partitiche, sindacali e organizzate di rispettare le indicazioni date.

27 novembre h 10 – aula magna Facoltà di Lettere Università Roma 3 – via Ostiense 236
Domenica mattina saremo in assemblea nazionale a Roma, per costruire il piano femminista contro le guerre sui nostri corpi, verso lo sciopero dell’8 marzo 2023.

Scateniamo assieme la rivolta transfemminista contro le guerre sui nostri corpi!

L’unico carico residuale che conosciamo è il patriarcato!

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