“….La violenza non è forza ma debolezza, né mai può essere creatrice di cosa alcuna, ma soltanto distruggerla….”
Benedetto Croce
Questa data è stata scelta in memoria delle sorelle Mirabal, attiviste politiche massacrate per ordine del dittatore Rafael Leónidas Trujillo, un crimine diventato tristemente “simbolico” per modalità e contesto in cui è stato compiuto. Il 25 novembre del 1960 nella Repubblica dominicana mentre Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal stavano andando a far visita ai loro mariti in prigione (detenuti politici perché, come loro, erano oppositori del regime), furono bloccate e rapite sulla strada da agenti del Servizio di informazione. Portate in un luogo nascosto nelle vicinanze furono stuprate, torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente
Secondo i dati diffusi dal Viminale al 20 novembre, gli omicidi di donne in ambito familiare e affettivo da inizio 2022 sono stati 88 (52 per mano del partner o dell’ex).
A nove mesi dall’inizio della guerra in Ucraina, leggiamo sempre più segnalazioni di presunti crimini di guerra, compresa la violenza sessuale contro donne e ragazze. Lo stupro e altre forme di violenza sessuale commessi dai soldati durante i conflitti sono antichi come la guerra stessa.
Questa giornata è dedicata a tutte le donne, alla speranza che cresca la consapevolezza al rispetto personale in primis e alla dignità che deve necessariamente realizzarsi attraverso la denuncia degli abusi fisici e psicologici.
Questa giornata è dedicata anche agli uomini, un auspicio ad educare alla non violenza fin dall’infanzia attraverso la creazione di relazioni positive e paritarie. La non violenza si definisce, quindi, come valore, come prassi e come scopo. È una scelta etica, che si traduce in azioni e comportamenti necessariamente finalizzati alla giustizia sociale.