22 Novembre, 2024
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Oriolo in movimento verso la prevenzione

Domenica 4 dicembre, presso la Sala degli Avi di Palazzo Altieri di Oriolo Romano, si è svolta la conferenza di presentazione del progetto ‘Oriolo in movimento – Valutazione dell’impatto del cambiamento degli stili di vita sulla salute nella popolazione adulta del comune di Oriolo Romano’ che nasce dalla collaborazione del Centro Komen Italia per i trattamenti integrati in oncologia della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS e lo Spazio Supporto Donna A.P.S., con il patrocinio del suddetto Comune, di Palazzo Altieri e la Direzione Regionale dei Musei del Lazio. Molte le persone presenti. Lo scopo dell’iniziativa è di promuovere gli stili di vita sani per valutarne l’impatto sulla composizione corporea e sui parametri ematochimici.

Il progetto prevede la partecipazione di 12 persone che all’arruolamento risultano essere sedentarie con età compresa tra 30 e 70 anni che saranno tenute a seguire un programma sotto monitoraggio, per sei settimane, alle quali sarà fatto uno screening all’inizio e ripetuto alla fine per verificare i cambiamenti/miglioramenti. Alla conferenza si è parlato di quanto lo stile di vita sano è ormai noto essere un fattore di protezione per più di 15 tipi di tumori, incluso quello mammario, e di molte altre malattie tra le quali quelle cardiovascolari.

Presenti con i loro interventi il Sindaco di Oriolo Romano Emanuele Rallo, la presidente di ‘Spazio Supporto Donna’ Graziella Lombi, la Biologa nutrizionista Cristina Rossi e  i dottori Stefano Magno (responsabile centro Komen Italia per i trattamenti integrati in oncologia presso la fondazione Gemelli) e Alessio Filippone del Centro integrato di oncologia della Fondazione Gemelli,  i/le trainers Sandra Morlupi, Orlando Traversini e Don Giorgio Pollegioni che è intervenuto citando un proverbio cinese e una frase di Madre Teresa di Calcutta; in ordine: «Il segreto per vivere a lungo è: mangiare la metà, camminare il doppio, ridere il triplo e amare senza misura” e “Quando non puoi più camminare veloce, cammina; quando non puoi più camminare, usa il bastone; però non trattenerti mai».

In sala presente all’appuntamento il comandante della Caserma dei Carabinieri di Oriolo Romano Franco Scarnati, la Dottoressa Tefta Selimaj, la Croce Rossa, la Protezione Civile, tutte le associazioni di volontariato presenti sul territorio.

Per noi il Dottor Stefano Magno del Centro integrato di oncologia della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS a proposito del progetto di cui si occupa.

Quanto è importante il movimento nella prevenzione delle malattie? Lo è per la prevenzione di alcune malattie piuttosto che di altre?

«L’esercizio fisico regolare è ormai universalmente riconosciuto come uno strumento formidabile di prevenzione primaria nei confronti di malattie croniche anche potenzialmente letali, come le malattie cardiovascolari, il diabete mellito, le malattie neurodegenerative ed alcuni tumori, tra cui quello della mammella, del colon-retto e dell’endometrio. Questo non vuol dire che per fare una prevenzione efficace serva uno sforzo vigoroso o da atleti, ma è sufficiente un’abitudine al movimento quotidiano, che può essere declinato in varie attività, anche all’aria aperta, quali la passeggiata, la corsa, la bicicletta, il nuoto, il ballo o il giardinaggio. Inoltre, anche una regolare attività fisica non preserva completamente dal rischio di ammalarsi, come ben sappiamo, ma sicuramente predispone l’organismo a ricevere le cure necessarie con una minore tossicità e minori effetti collaterali».

La Biologa nutrizionista Cristina Rossi, PhD del Centro integrato di oncologia della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS che, con gli altri, si occupa del progetto.

Ci parli dei dati dell’OMS, che i nostri lettori possono trovare schematizzati qui di seguito, e di come siano eloquenti

«L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stimato che in tutto il mondo, circa 1 donna su 3 e 1 uomo su 4 non svolgono abbastanza attività fisica per mantenersi in salute. Ciò significa che non soddisfano le raccomandazioni globali di almeno 150 minuti di attività fisica a intensità moderata o 75 minuti a intensità vigorosa a settimana.

Dal 2001 non c’è stato alcun miglioramento nei livelli globali di attività fisica e questo ha e ha avuto un impatto significativo sui sistemi sanitari, sull’ambiente, sullo sviluppo economico, sul benessere della comunità e sulla qualità della vita. Il calo dell’attività fisica è in parte dovuto all’inattività nel tempo libero e alla sedentarietà sul lavoro e a casa. Allo stesso modo, anche un aumento dell’uso di modalità di trasporto “passive” contribuisce a un’attività fisica insufficiente.

È necessario quindi prevedere interventi mirati, nella popolazione adulta ma soprattutto nei bambini, già a partire dai più piccoli in modo tale da educarli ad una vita più attiva e meno sedentaria possibile. Sono assolutamente necessari interventi nelle scuole e nei luoghi di lavoro, facilitare gli spostamenti a piedi, in bicicletta e altre forme di trasporto attivo non motorizzato, incentivare tutti i programmi sportivi basati sulla comunità e nelle scuole per offrire opportunità adeguate a tutte le età e abilità».

Abbiamo intervistato il dottor Alessio Filippone, PhD del Centro Integrato di Senologia

Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS cooperante al progetto.

Ci parli del progetto e la ricerca

«Il progetto “Oriolo in movimento” nasce dalla collaborazione tra il Centro Komen Italia per i Trattamenti Integrati in Oncologia della Fondazione Policlinico Gemelli e l’APS Spazio supporto Donna con il patrocinio del Comune di Oriolo Romano, di Palazzo Altieri e la Direzione Regionale dei Musei del Lazio. La finalità del progetto è valutare in che modo un cambiamento degli stili di vita, anche nel breve periodo, può incidere favorevolmente sullo stato di salute e sulla qualità di vita di un gruppo di donne in sovrappeso e sedentarie del nostro territorio.

L’intervento prevede in prima istanza delle sessioni di attività fisica e passeggiate nella natura condotte da trainer specializzati per una durata complessiva di sei settimane; inoltre, le partecipanti usufruiranno di una consulenza nutrizionale, anche per rilevare alcuni parametri fisici e di laboratorio da poter monitorare al termine del progetto. Questa iniziativa nasce anche grazie all’intesa con i medici di famiglia e le associazioni del territorio ed al sostegno della farmacia comunale e di Praecilia Diagnostica».

La testimonianza della presidente di ‘Spazio Supposto Donna A.P.S.’ Graziella Lombi

«Un ringraziamento particolare voglio farlo agli sponsor la Farmacia Oriolo Romano della dottoressa Menghi Francesca, al Laboratorio Praecilia Di Manziana, alla Polisportiva di Oriolo Romano e alla BCC di Oriolo Romano per la generosità che mostra ogni anno nei confronti di Spazio Supporto Donna.

Grazie anche a chi apprezza e ha sentito l’esigenza di complimentarsi per l’impegno di ‘Spazio Supporto Donna’ sul territorio che avviene attraverso i nostri progetti: consulenze specialistiche, laboratori, visite artistico culturali, screening e presentazioni di libri. La nostra è una Associazione presente anche sul fronte del contrasto alla violenza di genere. Le volontarie finanziano le attività dello Spazio – totalmente gratuite per le utenti – con delle raccolte fondi occasionali come il mercatino natalizio, caratterizzato da prodotti realizzati artigianalmente.

A breve faremo la locandina con i riferimenti per le prenotazioni per aderire al progetto “Oriolo in movimento”. Il nostro desiderio è quello di poter poi replicare l’iniziativa e veder crescere sempre più il numero di ‘Cittadini in movimento’ perché decidere di prendersi cura di sé è il primo passo per stare bene».
Marzia Onorato
Redattrice L’agone

Presentazione Progetto Oriolo in movimento

 

 

 

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