Una misura contro il caro-bollette. Dalle ore 9 di martedì 20 dicembre, le micro, piccole e medie imprese, i consorzi e le reti di imprese più i liberi professionisti che intendano effettuare investimenti per il risparmio e l’efficienza energetica potranno presentare la domanda per accedere ai finanziamenti da 10mila a 50mila euro a tasso zero previsti nella sezione Energia del Nuovo Fondo Piccolo Credito istituito dalla Regione Lazio e gestito da Artigiancassa e Medio Credito Centrale. Lo rende noto la CNA di Viterbo e Civitavecchia.
L’avviso, che ha una dotazione finanziaria di 18 milioni e 460mila euro, è stato pubblicato stamane sul Burl.
“Attendevamo questa misura, che concorre a dare una risposta alla necessità, ripetutamente evidenziata dalla nostra Associazione, di incentivare l’autoproduzione e una serie di altri interventi mirati a migliorare l’efficienza energetica – afferma la segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia, Luigia Melaragni -. I finanziamenti sostengono, infatti, l’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e investimenti volti ad aumentare l’efficienza e/o a ridurre i consumi energetici nei processi produttivi così come della sede operativa dell’impresa, per esempio attraverso sistemi di riscaldamento, condizionamento, alimentazione elettrica e illuminazione o l’introduzione della domotica per il monitoraggio dei consumi”.
“Abbiamo già attivato un servizio di informazioni e di assistenza per accompagnare le imprese interessate a fruire dell’agevolazione”, dice la segretaria della CNA.
Il finanziamento a tasso zero, che varia da un importo minimo di 10mila a un massimo di 50mila euro, può coprire fino al 100% dei costi previsti dal progetto, purché questi non superino la soglia dei 50mila euro. La somma ricevuta potrà essere restituita in cinque anni, con un preammortamento di 12 mesi.
Da precisare che le imprese richiedenti devono avere gli ultimi due bilanci chiusi depositati, relativi a due esercizi completi, i liberi professionisti, invece, le ultime due dichiarazioni dei redditi. Tutti sono tenuti ad avere una sede operativa ubicata nel Lazio, al massimo entro la data di sottoscrizione del contratto di finanziamento agevolato. Inoltre, l’eventuale esposizione nei confronti del sistema bancario non può superare i 100mila euro.
L’avviso è rivolto alle attività che rientrano in queste categorie di codici Ateco: estrazione di minerali da cave e miniere; attività manifatturiere; fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata; fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento; costruzioni; commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli; trasporto e magazzinaggio; attività dei servizi di alloggio e di ristorazione; servizi di informazione e comunicazione; attività finanziarie e assicurative; attività immobiliari; attività professionali, scientifiche e tecniche; noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese; Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria; istruzione; sanità e assistenza sociale; attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento; altre attività di servizi; attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico; produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze; organizzazioni ed organismi extraterritoriali.