Bilancio di fine anno e ipotesi per il 2023 al Consorzio del lago di Bracciano
Si chiude l’anno e si tirano le consuete somme di quanto accaduto, di quel che s’è realizzato e di quel che magari si poteva ulteriormente fare. Accade in tutti gli ambiti e a tutti i livelli, ovviamente anche al consorzio di navigazione del lago di Bracciano. A dare l’affresco del 2022 è il presidente Renato Cozzella.
Tiriamo le somme del 2022…
«Rispetto al 2021 è andata sicuramente meglio, soprattutto con un finale d’anno in ripresa».
Con una motonave che è stata prima croce e poi delizia…
«Finalmente siamo riusciti a farla ripartire, e abbiamo grosse prospettive per la prossima stagione, ora la barca è a posto. Lago permettendo, ecco…».
In che senso “lago permettendo”?
«Diciamo… se non ci “abbandona” il lago, che il livello, seppur di poco, continua a scendere. Ma la prossima, stia certo, sarà una grande stagione».
C’è sempre preoccupazione per il livello dell’acqua del lago?
«Diciamo che la preoccupazione è relativa, perché rispetto a quando c’è stata la crisi possiamo dire che non siamo a quei livelli. E, per come stanno andando le cose, neanche pensiamo di tornare a quei livelli. Però un po’ si resta apprensivi. Del resto, siamo ancora leggermente sotto la media del livello del lago di Bracciano».
C’è qualcosa del 2022 che vorrebbe cancellare?
«Avrei dovuto anticipare la ripartenza della motonave. Dovevamo essere pronti per maggio, giugno. Però non parlo di cose da cancellare, ma di un’attenzione diversa per la ripartenza. Ma qui aggiungo pure che quello che ci portiamo dietro non è “figlio” del 2022. Il problema che vive oggi il consorzio è figlio del 2017, della crisi idrica. No, nulla da cancellare per quest’anno, e forse si poteva davvero anticipare qualcosa come, appunto, la ripartenza prima dell’estate del battello».
Immagini che non siamo a fine 2022, ma alla fine del prossimo anno. Le sue risposte saranno simili a quelle di questa intervista o… in cosa potrebbero cambiare?
«Beh, potrebbero cambiare se solo pensiamo al fatto che ci aspettiamo una grande stagione della Sabazia, quindi diciamo l’opportunità di riprendere il vecchio splendore. E poi (sorride) bisognerà vedere se ancora ci sarò io…».
A vederla da fuori lei sorride sempre e si ha la sensazione che nonostante i problemi da affrontare, lei si diverta con questo lavoro. Quasi come se non fosse un lavoro, ma un passatempo…
«E’ così, diciamo subito che un lavoro viene retribuito, qui non si parla di retribuzione. Per cui, non essendo retribuito, lo si fa con passione. Oppure si fanno altre cose. E posso dire di farlo con grande passione e massimo impegno. Amo il lago e tutto quello che gira intorno, la gente, il turismo… I problemi? Ce ne sono tanti, ma li affrontiamo serenamente, del resto solo alla morte non c’è rimedio. Ai problemi, agli altri problemi, si risponde rimboccandosi le maniche e andando avanti».
Massimiliano Morelli