18 Luglio, 2024
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Perchè nel 2020 le emissioni di metano sono aumentate?

George H. Allen ha pubblicato su Nature (612, 413-414 2022) un articolo dal titolo “Chiarita la causa dell’aumento del metano atmosferico nel 2020”. Sia all’autore che a tutti noi questo incremento delle emissioni è in un primo momento apparso sorprendente perché nel 2020 a causa del lockdown le “attività umane” si sono sensibilmente ridotte.

Il metano (CH4) è un potente gas ad effetto serra responsabile di circa un quinto del surriscaldamento del pianeta. Durante il periodo 2007–2019 la sua concentrazione in atmosfera è aumentata ad un tasso di 7.3± 2.4 ppb all’anno. Nel 2020 il tasso di crescita è cresciuto a 15.1 ± 0.4 ppb all’anno. Il metano una volta in atmosfera permane per circa 9 anni prima di decomporsi ad opera dell’OH. .

Le maggiori fonti di emissione di metano in atmosfera sono le zone umide e quelle d’acqua dolce, l’agricoltura, l’estrazione dei combustibili fossili, le discariche, i rifiuti e gli incendi.

Dalle fonti consultate dall’autore sembra che nel periodo considerato ci sia stata solo una leggerissima riduzione dell’emissione di metano di origine antropogenica, ossia di quello associato ai combustibili fossili, l’agricoltura, le discariche e i rifiuti, mentre sono aumentate drasticamente quelle provenienti quelle delle zone umide, soprattutto artiche, a causa del clima insolitamente caldo.

Quello che preoccupa quindi è che il surriscaldamento della terra dovuto all’accumularsi in atmosfera di gas climalteranti stia innescando un circolo vizioso di produzione di metano. (fonte Ruminantia)

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