Il progetto CAPon, cofinanziato nell’ambito del programma IMCAP dell’Unione Europea e realizzato allo scopo di aumentare la conoscenza e la consapevolezza verso la sostenibilità in agricoltura e gli strumenti che le politiche europee offrono per facilitarne la diffusione, domenica 29 gennaio sbarcherà a Roma per il primo Sustainable Agriculture Day organizzato nell’ambito di “Terra del futuro”, la quarta Festa dei Parchi del Lazio promossa da RomaNatura in collaborazione con Legambiente Lazio che avrà luogo nel bellissimo scenario di Villa Borghese. CAPon dà appuntamento al pubblico della Capitale a partire dalle 10.30 alle 18.00 in via delle Magnolie per incontrare le aziende biologiche ed eco-sostenibili del sistema dei parchi regionali di RomaNatura e dell’intera regione, che faranno degustare i loro prodotti, frutto di un’agricoltura sempre più amica dell’ambiente. Alle 10.30 si terrà la conferenza pubblica “Allevamento e sostenibilità ambientale – Dalle strategie europee alle buone pratiche di agroecologia per il benessere animale e l’innovazione eco-compatibile della filiera produttiva”. All’incontro, oltre alle testimonianze della cooperativa PARSEC, saranno protagonisti: Maurizio Gubbiotti, presidente di RomaNatura e autore di “Zootecnia e parchi”; Carlotta Priore, ecotossicologa di Legambiente agricoltura e curatrice del dossier “Stop pesticidi nel piatto 2022”; Cristiana Avenali, consigliera della Regione Lazio. A coordinare l’iniziativa Angelo Gentili, responsabile agricoltura di Legambiente.
“Il progetto CAPon – ha spiegato Gentili – rappresenta una bellissima e importante occasione per spiegare in lungo e in largo dello Stivale che l’agroecologia non solo è possibile ma è anche già realtà. Troppo spesso, i buoni propositi (anche istituzionali) si fermano davanti ad ostacoli apparentemente difficili da sormontare che, invece, in campo talvolta hanno già trovato casa e applicazione. In questa ottica, gli agriculture days organizzati nell’ambito del progetto ci consentono di mettere letteralmente in vetrina i prodotti dell’agricoltura biologica e sostenibile, dando loro lo spazio e la visibilità che meritano e dimostrando che le indicazioni fornite dalle strategie europee non solo vanno nella giusta direzione ma sono necessarie al Paese. Affrontare questo tema mettendo al centro l’allevamento, il benessere animale e la qualità della filiera produttiva significa puntare su una sfida cruciale. Com’è noto, quello dell’allevamento intensivo – ha proseguito Gentili – è uno dei settori con maggiore impatto sulla crisi climatica. Per questo, serve lavorare con determinazione nella direzione delle buone pratiche, stringendo alleanze con chi, come i Parchi e i piccoli Comuni della Penisola, è già sulla strada delle sperimentazioni di esperienze positive. Partecipare alla manifestazione promossa da RomaNatura in collaborazione con Legambiente Lazio, che da quattro edizioni coinvolge le aree protette della Regione insieme alle comunità, alle imprese e alle associazioni che vi abitano, in una giornata festosa e ricca di eventi per tutte le età, è indubbiamente un ottimo tassello da aggiungere al nostro mosaico.”
Aggiunge Maurizio Gubbiotti, presidente di RomaNatura: “Le pratiche agricole e la zootecnica possono integrarsi efficacemente nelle politiche di conservazione, rappresentano anzi una grande opportunità per sottolineare il protagonismo delle aree protette nelle produzioni agroalimentari di qualità, nella sperimentazione di modelli d’impresa a basso impatto ambientale, nella ricerca sulla medicina veterinaria che tenga insieme specie selvatiche e di allevamento, per la salute globale degli ecosistemi. Insieme al progetto CAPon vogliamo lanciare da “Terra del futuro” un messaggio d’impegno concreto in questa direzione, attraverso le molte buone pratiche che racconteremo durante la giornata, per condividere con i cittadini e i consumatori la centralità di un’agricoltura sostenibile, biologica e rispettosa dei cicli naturali, che nel contesto dei parchi trova la sua cornice migliore. L’innovazione in questo settore è fondamentale perché le aziende agricole italiane siano all’altezza delle sfide economiche, ambientali e sociali che abbiamo davanti e proprio le aree protette possono dare una marcia in più a questo percorso, in maniera da cogliere a pieno la sfida della strategia europea “Farm to fork” che punta a tutelare la biodiversità attraverso una filiera agroalimentare migliore per le persone e per l’ambiente”.