23 Dicembre, 2024
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La Giornata della Memoria celebrata a Bracciano

All’eco istituzionale con cui in questi giorni viene sottolineato il valore del ricordo che merita una pagina vergognosa della Storia come quella della Shoah, risponde “Generazione Musica”, l’associazione culturale capitanata da Alessandro Lembo, che ha organizzato a Bracciano due giorni all’insegna della memoria.

Venerdì pomeriggio, presso il teatro Charles de Foucauld, si è tenuta una conferenza-dibattito, moderata dallo stesso Lembo, che ha introdotto i relatori con una riflessione sulla Shoah tra negazione e insegnamento. Alla presenza di un cospicuo numero di intervenuti, tra i quali spiccava la presenza del sindaco di Bracciano Marco Crocicchi, del presidente de L’Agone Giovanni Furgiuele e del Generale Riscaldati, Lembo ha dato l’abbrivio al convegno con una provocazione di spessore: “perché siamo qui? Credo che ognuno debba trovare la risposta dentro se stesso”. Di ragioni per riflettere l’appuntamento ne ha offerte molteplici, grazie agli interventi dei relatori intervenuti; Dario Cavinato, presidente dell’ANPI e storico, ha abilmente inquadrato il periodo storico di una vergogna memorabile come quella dell’antisemitismo, tessendo le storie alla Storia.

Ha specificato che la data del 27 gennaio scelta per commemorare la Shoah riporta emblematicamente allo stesso giorno del 1945 quando furono aperti i cancelli di Auschwitz. Di seguito lo scrittore Arturo Belluardo ha selezionato parole d’eccellenza per veicolare emozioni relativamente al rischio dell’oblio e alla necessità della resistenza del ricordo della persecuzione razziale. In un silenzio incorrotto gli spunti offerti hanno maturato un successivo confronto tra i presenti sulla tematica trattata; particolarmente toccante è stata la testimonianza di un’anziana insegnante presente, che con una compostezza e un garbo d’altri tempi, ha raccontato episodi di vita di chi nel lager c’è stato e la sua impossibilità a dimenticare. Ma la memoria passa anche attraverso il consolidamento delle emozioni filtrate dai sensi, per cui ancor più encomiabile per la finalità prefissata, è stato il concerto della Memoria del giorno successivo, sabato 28, messo in scena sul medesimo palcoscenico del teatro de Foucauld; un evento che ha restituito con fedeltà la più grande tragedia umana del secolo scorso, attraverso un percorso musicale integrato da immagini e voci narranti.

Lo straordinario potere della musica ha sottolineato, attraverso il più fedele canale percettivo dell’emozione, lo sdegno e l’inaccettabilità di qualsiasi forma di discriminazione. Un parterre di età anagrafiche diverse ha voluto evidenziare che l’intolleranza all’ignominia di ogni comportamento di discriminazione e di odio è, e deve rimanere, incisa nel “per sempre”. Bracciano, grazie all’associazione Generazione Musica, non ha mancato di onorare la Memoria, testimoniando il proprio impegno nella lotta all’indifferenza e al contrasto di tutte le declinazioni della stupidità umana.

Ludovica Di Pietrantonio
Redattrice L’agone

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