23 Dicembre, 2024
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Anguillara ieri, oggi e domani fra idee, ipotesi e soluzioni

A proposito di investimenti inerenti al Pnrr e non solo, per il Comune di Anguillara Sabazia, abbiamo posto alcune domande al sindaco Angelo Pizzigallo e al consigliere di opposizione Enrico Stronati.

Il 27 dicembre, ad Anguillara Sabazia, è avvenuta la consegna del terreno sul quale sorgerà l’Ospedale di Comunità alla presenza dell’Assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato, del sindaco di Anguillara Sabazia Angelo Pizzigallo, del direttore generale della Asl Roma 4 Cristina Matranga, e del Consigliere Regionale Emiliano Minnucci. L’Ospedale di Comunità in questione, uno dei quattro previsti nel territorio della Asl Roma 4, è una struttura sanitaria di ricovero della rete di assistenza territoriale che svolgerà una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero, con 20 posti letto. Inoltre, per il distretto sociosanitario Roma 4.3 si è da poco chiuso il bando di concorso Nuova ERA – Edilizia residenziale per l’autonomia di persone con disabilità.

Entrambi i progetti sono realizzabili grazie al Pnrr. Per Anguillara Sabazia, oltre a queste, quali sono state le opportunità di investimento avute attraverso i fondi del Pnrr?

Sindaco: «Grazie per la domanda perché mi permette di ringraziare gli uffici e tutta l’amministrazione per lo straordinario lavoro svolto in questi due anni. Gli interventi per il comune di Anguillara Sabazia finanziati dal PNRR sono molteplici e ammontano a oltre 10 milioni di euro: dalla realizzazione dell’intervento di rimboschimento urbano nel piazzale delle “case popolari” agli interventi di messa in sicurezza dei plessi scolastici di via Verdi, Maria Felice e Monte le Forche e Scalo, interventi di ristrutturazione della biblioteca comunale e rifunzionalizzazione del teatro di San Francesco; l’adeguamento funzionale dell’immobile dell’ex Consorzio e il miglioramento del decoro urbano sulla via Anguillarese; la realizzazione del tratto di rete fognaria di collegamento del complesso residenziale di Albucceto all’impianto di depurazione; lavori di messa in sicurezza della viabilità di via della Mola Vecchia e strade limitrofe, la riqualificazione del tessuto urbano di via Romana nel tratto La Croce/Largo dello Zodiaco, la ristrutturazione edilizia del polo sportivo comunale tra cui la piscina comunale e la passeggiata di collegamento tra i giardini dei Pescatori e l’anfiteatro I Soldati.

Poi vi è l’intervento di squadra tra Comune, Regione ed Asl che come Lei ha detto porterà all’edificazione dell’Ospedale di Comunità, occasione unica per il nostro territorio per potenziare l’offerta dell’assistenza intermedia integrando quella sanitaria con la sociosanitaria e socioassistenziale. Una struttura di oltre 1.000 mq su un piano ed in un luogo strategico e facilmente raggiungibile.

Come si può notare si tratta di interventi di largo respiro che coinvolgono il centro quanto la periferia. Avevamo promesso di ridare credibilità e visibilità alla nostra città attraverso interventi che non possono prescindere dalla riqualificazione urbana, obietto principale della mia amministrazione.

Dunque, interventi numerosi e importanti che sono certo cambieranno in meglio la nostra splendida Anguillara Sabazia».

Enrico Stronati: «Beh, il Pnrr rappresenta una grande opportunità per lasciare “una preziosa eredità alle generazioni future, dando vita a una crescita economica più robusta, sostenibile e inclusiva”, così recita il portale del Governo. Quindi la mission dovrebbe essere quella di intercettare i finanziamenti per quelle opere che – una volta ultimate – possano davvero portare la nostra città nel domani e consentirle di camminare da sola. Se sono stati richiesti fondi dal PNRR con questo obiettivo? Non ne ho idea. La mia impressione è che si sia cercato di far finanziare tutte le opere pubbliche previste nel piano triennale. Non che sia una cosa originale, un po’ tutte le amministrazioni hanno fatto così, è la politica di sempre. E così, proprio per la enorme disponibilità di risorse, ad Anguillara si sono ottenuti fondi per la messa in sicurezza della viabilità della Mola Vecchia, il decoro di via Anguillarese, le manutenzioni straordinarie delle scuole, della biblioteca comunale, gli allestimenti di completamento dell’ex Consorzio Agrario, del teatro della scuola media e la ristrutturazione del polo sportivo comunale (piscina e palazzetti). Pensi che le direzioni dei lavori, affidate in questi giorni, superano le 600 mila euro. Tanti soldi così, in un comune come il nostro, non sono mai arrivati. Utili? Io lo spero, soprattutto spero che le opere che si realizzeranno saranno opere ben fatte, che siano controllate e che portino quei benefici per cui il PNRR è nato. Altrimenti sarà un doppio danno, perché in fin dei conti questi soldi – in un modo o in un altro – è sempre il cittadino che li dovrà restituire».

Come può essere considerata l’opportunità del Pnrr, un traguardo o una partenza?

Sindaco: «L’attività amministrativa non si è soffermata al PNRR che vediamo come una opportunità ma non l’unica da cogliere. Abbiamo il programma elettorale da rispettare e sappiamo di dovere fare affidamento a tutte le possibilità regionali, statali, europee e private. Ad esempio, a Ponton dell’Elce sono stati completati i marciapiedi e grazie al dialogo con Italgas il rifacimento totale dei manti stradali pe il 90% del quartiere. Stanno per terminare i lavori di demolizione e ricostruzione della sala polivalente e del parco pubblico e a breve interverremo sulle strutture sportive. Abbiamo completato il rifacimento di molte strade (ad esempio via della Mainella, via di Ponte Valle Trave, via Maurizio Moris, via Romana, via Gastone Tosato, viale Reginaldo Belloni, Campo la noce 2, molti tratti di residenza Claudia, Vigna di valle) e tante altre ci vedranno impegnati nei prossimi mesi: da via di Santo Stefano e via Vincenzo Bellini a via Grazioli e via della Mainella (dal tratto incrocio via Anguillarese/Scuola Scalo) alla via Anguillarese (tratto stazione Carabinieri/Cascinone) per continuare con via dei Vignali e via comunale di San Francesco attraverso il dialogo con Unidata. Nel frattempo, infatti, in tutto il territorio comunale si sta posando la fibra ottica. Ormai imminenti sono i lavori di ripristino di viale Poggio dei Pini attraverso la sostituzione dei pini non più in salute con altre alberature autoctone e il rifacimento del manto stradale con una corsia privilegiata per ciclisti e sportivi, secondo gli indirizzi europei legati alla tutela dell’ambiente e mobilità sostenibile».

Enrico Stronati:  «Vista la sua finalità, la considero un punto di partenza. È proprio questo il punto che le evidenziavo precedentemente: il PNRR deve essere un punto di partenza. Soldi per interventi che siano utili per le future generazioni, da qui il dovere a quel controllo serrato su quanto con essi si è deciso di finanziare. Altrimenti sarà solo un ulteriore indebitamento per le prossime generazioni. Come sinora lo è stata, ad esempio, la piscina comunale».

L’Ospedale di Comunità esisterà, a fine lavori che cominceranno nel 2023, come detto, grazie ai fondi del Pnrr. Il piano di investimenti di Anguillara Sabazia, in autonomia, aveva già in programma qualcosa di analogo – seppur in forma minore – dedicata alla salute dei cittadini? Intendendo sia un progetto ex novo che un ampliamento di qualcosa già esistente.

Sindaco: «La tutela della salute è un impegno primario che qualunque amministrazione dovrebbe mettere in pratica. Tuttavia, come ben noto, le risorse finanziarie in campo sanitario sono appannaggio pressoché esclusivo della Regione che, anche in previsione del prossimo cambio di gestione, non farà mancare l’appoggio ai comuni del lago. Desidero ricordare che in ambito sanitario Anguillara ha già dato esempio anche in passato: è sufficiente ricordare il posizionamento nella nostra città della postazione del 118 e l’impegno dei volontari della locale Croce Rossa e dell’Avis, sempre al fianco di chi soffre».

Enrico Stronati: «No, da quello che a me risulta. La decisione assunta in regione, sostenuta dal Consigliere regionale Minnucci che è nostro concittadino, è per questo un gran bella novità».

Il tema dell’acqua potabile e del Servizio Idrico Integrato è un tema ‘caldo’ ad Anguillara Sabazia. La cessione ad Acea Ato2 dovrebbe portare a un risparmio per la manutenzione da parte del Comune. Ammesso che così fosse, come si potrebbero spendere questi soldi risparmiati?

Sindaco: «Purtroppo, i rincari delle materie prime e delle utenze stanno dando un duro colpo ai già precari bilanci dei comuni italiani e i possibili risparmi hanno trovato una destinazione obbligata. Tuttavia, l’approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2023 avvenuto il 28 dicembre 2022, nei termini di legge e senza attendere proroghe, è la dimostrazione di come il delegato al bilancio e programmazione economica Lorenzo Berardi e gli uffici siano riusciti a sterilizzare l’aumento dei costi dando anche margini di manovra all’Ente per ulteriori interventi nel 2023».

Enrico Stronati: «Ho avuto modo di discutere su questo nel Consiglio comunale dove la maggioranza ha votato compatta la cessione del SII ad Acea Ato2. Viene presentata in questo modo, come un risparmio per il comune, che dovrebbe essere la “nostra casa”. Quindi ci si aspetterebbe un risparmio per tutti noi. Ma è una menzogna inventata ad arte da chi da sempre sostiene questa scellerata scelta. Ai fatti è l’ennesimo aggravio sulle spalle dei cittadini. Avremo modo di parlarne in futuro, non appena la prima fattura idrica marcata Acea giungerà nelle case dei cittadini di Anguillara. Le fatture che in questi giorni stanno arrivando sono riferite all’ultimo periodo di gestione del servizio ad opera del comune, ovvero sino al 30 settembre 2022. Solo tra qualche mese arriveranno quelle di Acea. Il comune incassava 1.3 milioni di euro dal ruolo idrico, la maggior parte di questi soldi venivano usati per sostenere il servizio stesso (energia elettrica, manutenzioni, personale addetto, etc). Per essere in pari il bilancio comunale, a fronte di questa “perdita” (nel senso che il Comune NON avrà più questo gettito), dovrebbe essere alleggerito del medesimo importo. Abbiamo perso una risorsa (un operaio) che aveva un RAL di circa 30 mila euro/anno. Nel previsionale sono stati confermati gli importi complessivi dell’energia elettrica. Ho obiettato questa scelta e mi è stato risposto che, poi, a consuntivo verrà rivista al ribasso questa somma inserita nel bilancio di previsione, vigilerò su questo. Perché oltre al danno (cessione di un bene essenziale alla vita qual è l’acqua) non possiamo accettare la beffa che i costi restino gli stessi. Anche perché sono somme di spesa corrente e vuol dire che sono somme “in cassa” e che, quindi, a consuntivo – se disponibili – si possono spostare per coprire altre spese sempre di spesa corrente. Insomma, il comune perde 1.3 milioni di gettito dal ruolo idrico, solo per pareggiare dovrebbe tagliare le uscite dello stesso importo. Per ora, nel previsionale, la riduzione del costo del personale per la risorsa transitata in Acea e la riduzione delle somme a disposizione per le manutenzioni degli impianti (materiali e prestazioni) non cumulano lo stesso importo. Però sono certo che il totale annuo che fatturerà Acea sarà pari a più del doppio di quanto fatturava il Comune. È questa una delle forti ragioni di opposizione alla cessione del servizio. Ma la politica, tutti i partiti, compresi quelli che prima di vincere le ultime elezioni politiche fingevano barricate per opporsi alla privatizzazione dell’acqua (ovvero Fratelli d’Italia che in Consiglio ha votato a favore della cessione del servizio e solo 6 mesi fa, in Parlamento, si strappavano le vesti contro la privatizzazione), ritiene che il servizio idrico sia una rottura di scatole e che è meglio disfarsene. A questi non interessa che a pagarne il (caro) prezzo saranno ancora una volta i cittadini».

Marzia Onorato

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