L’Associazione Scuola Orchestra celebra la Giornata della Memoria ad Anguillara
Per il terzo anno consecutivo l’Associazione Scuola Orchestra ha celebrato in musica la Giornata della Memoria della Shoah con il concerto “Noi non saremo cenere” eseguito dal gruppo d’insieme ‘International Ensemble’ diretto dal maestro Mark Hamlyn e composto da allievi dell’Associazione affiancati da musicisti professionisti.
Quest’anno il ricordo è stato dedicato a Friedl Dicker-Brandeis, artista e insegnante, pioniera dell’arte-terapia. Friedl fu internata nel 1942 nel ghetto di Theresienstadt, nei pressi di Praga, istituito dai nazisti presso la città ceca di Terezìn e noto per essere stato destinato alla funzione di ghetto “modello” di propaganda del regime, anche se, di fatto, servì per ingannare i controlli da parte della Croce Rossa. Friedl venne sistemata nella baracca L410 e si propose come insegnante d’arte per numerosi bambini e ragazzi, riuscendo a trasferire nel disegno il suo metodo innovativo, che consisteva nel lavoro cooperativo anche per favorire la condivisione del poco materiale a disposizione.
Friedl era convinta che l’arte riuscisse ad alleviare le traumatiche sofferenze vissute nel campo. Così educa i ragazzi a sviluppare la propria capacità critica, li aiuta a dare voce alla rassegnazione muta e alla disperazione. Vengono così prodotti migliaia di disegni e anche poesie.
Nel ghetto vissero circa 15 mila tra bambini e ragazzi: alla fine della guerra ne erano rimasti in vita 142.
Deportata ad Auschwitz, Friedl muore insieme a molti suoi alunni il 9 ottobre del 1944 a Birkenau.
Per far sì che le opere non andassero perdute, Friedl fece un importante lavoro di catalogazione dei disegni, datandoli e annotando su ognuno il nome e l’età dell’autore, in circa 2 anni riuscì a raccogliere, nascondendoli in due grosse valige, quasi 5000 disegni. Questa collezione riuscì a scampare alle ispezioni naziste e venne riscoperta al termine del conflitto, dopo oltre dieci anni. Oggi sono conservati quasi tutti presso il Museo Ebraico di Praga.
Il suo impegno e il suo amore per l’arte giungono sino a noi grazie alla testimonianza delle sue poche allieve sopravvissute all’orrore nazista e al ritrovamento fortunoso delle valige con i disegni e le poesie.
A Theresienstadt, accanto al disegno e alla poesia, anche la musica fu un mezzo di ribellione e speranza: “Canteremo ai nazisti quello che non possiamo dire loro” e lo fecero con il Requiem di Verdi, che doveva rappresentare “la vendetta in musica” degli ebrei sui nazisti. I musicisti deportati, in attesa di essere mandati a morte e consapevoli di quanto li aspettava, eseguirono l’opera alla presenza dei maggiori gerarchi nazisti, plaudenti e inconsapevoli che il Requiem non era rivolto ai deportati, ma a loro stessi e al regime.
Il concerto “Noi non saremo cenere” si è svolto nella Chiesa Regina Pacis ad Anguillara Sabazia – sabato 28 gennaio 2023 e sarà ripetuto a Roma sabato 11 febbraio 2023 alle ore 17, presso la Chiesa Santa Maria della Provvidenza in via della Nocetta 27.
Durante il concerto sono stati proiettati disegni dei bambini del campo di Theresienstadt e lette alcune poesie giunte sino a noi.
Il maestro Mark Hamlyn ha composto e diretto la “Suite per Friedl Dicker-Brandeis” e Cristina Colli (clarinetto) ha curato la composizione e la proiezione dei disegni, frutto di una seria ricerca documentale, inclusa la consultazione del data-base delle vittime dell’olocausto
https://www.holocaust.cz/en/database-of-victims
La suite è stata composta arrangiando musiche ebraiche e Mark Hamlyn ha concepito l’esecuzione dei brani musicali come pagine di un libro, il libro dei disegni che venivano proiettati. La musica veniva sfogliata come pagine, riflettendo di volta in volta l’atmosfera del singolo disegno, a volte dolce a volte incalzante, vivace quando comparivano fiori e farfalle, cupa quando appariva il fumo dei crematori o la fila di persone deportate, tagliente quando il disegno trasudava paura orrore rassegnazione o disperazione.
Il silenzio- al termine dell’evento- e il lungo applauso in piedi che l’ha seguito sono stati una risposta collettiva per dire “Mai più”.
Affinché “Mai più” possa essere reale, questi disegni e queste musiche devono raggiungere le nostre case per farci riflettere sul fatto che le razze umane non esistono biologicamente, esistono solo nelle menti perverse che le possono concepire, ancora oggi a dispetto della scienza, se noi non le fermiamo.
L’Associazione Scuola Orchestra rispecchia il convincimento che è stato di Friedl Dicker-Brandeis, ossia che l’arte, e nello specifico la musica, aiuta le persone ad esprimere le proprie emozioni, fin da bambini e in vecchiaia, favorisce la comunicazione intergenerazionale e rappresenta uno strumento per la creazione di comunità e un veicolo di pace.
In questo modo la “Scuola Orchestra” intende contribuire ad attuare il suo “Mai più”.
Ognuno di noi può scegliere il proprio “Mai più”.
Anna Rosa Sprocati, per il Consiglio direttivo dell’Associazione Scuola Orchestra
http://www.scuolaorchestra.org
https://www.facebook.com/scuolaorchestra.org/
Il Giardino
È piccolo il giardino
profumato di rose,
è stretto il sentiero
dove corre il bambino:
un bambino grazioso
come un bocciolo che si apre:
quando il bocciolo si aprirà
il bambino non ci sarà.
Franta Bass, Brno 4 settembre 1930- Auschwitz 28 ottobre 1944.
Galleria dei disegni: