Si parla di undicimila morti, anche se in Turchia le vittime accertate sono 6.957 e in Siria 2.547. Fra tante e forse troppe notizie di dolore ne arriva una lieta, il salvataggio di un bambino, liberato dalle macerie dopo 52 ore. Yigit Cakmak è stato trasportato dall’edificio da cui è riemerso alla madre che lo ha accolto con un grande abbraccio. Poco prima era stato estratto dalle macerie di una casa di Kahramanmaras, città turca vicina all’epicentro del sisma un bambino di due mesi. Intanto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è arrivato proprio a Kahramanmaras, città turca a pochi chilometri dall’epicentro del terremoto. “Inizialmente ci sono stati problemi negli aeroporti e sulle strade, ma oggi le cose stanno diventando più facili e domani sarà ancora più facile”, ha affermato il Capo dello Stato.
Siria e Turchia, il terremoto fa contare undicimila morti
