22 Novembre, 2024
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Italia Next DOP, la ricerca come motore per lo sviluppo delle indicazioni geografiche

L’Italia è terra di eccellenza non solo per l’agroalimentare ma anche per la ricerca, che spesso però fa fatica ad arrivare alle parti interessate. Per fare da ponte tra la scienza e il mondo produttivo la Fondazione Qualivita, e i suoi soci fondatori, hanno inaugurato ieri Italia Next DOP, il primo simposio scientifico dedicato interamente alle filiere DOP IGP.

Si è chiusa con successo la prima edizione di “Italia Next DOP – 1° Simposio Scientifico filiere DOP IGP”, l’innovativa iniziativa nazionale per diffondere la ricerca scientifica nelle filiere DOP IGP organizzata dalla Fondazione Qualivita in collaborazione con i suoi soci fondatori Origin Italia, CSQA Certificazioni, Agroqualità, Poligrafico e Zecca dello Stato.

L’ampia mole di studi condotti da Università, enti di ricerca e Consorzi che coinvolgono le indicazioni geografiche spesso fa fatica ad arrivare alle filiere. Per mettere in contatto queste realtà Qualivita ha deciso di creare un’occasione d’incontro e di scambio.

“Il Simposio dimostra come l’Italia, leader in Europa del settore delle DOP IGP, si è messa in moto per prima nell’affrontare le grandi sfide che sono davanti a noi – ha affermato il Presidente del Comitato Scientifico di Qualivita, Paolo De Castro. – Grazie allo specifico bagaglio di competenze consolidate degli operatori e alla grande capacità dei Consorzi di tutela di coordinare lo sviluppo, il connubio con il grande patrimonio scientifico agroalimentare nazionale può essere costruito rapidamente e risultare la chiave del successo futuro”.

“Siamo di fronte ad un momento di grande evoluzione del sistema agroalimentare italiano che oltre alla sfida della transizione deve affrontare vari attacchi internazionali – ha sottolineato il Direttore Generale della Fondazione Qualivita, Mauro Rosati. – In questo contesto, la ricerca ci ha mostrato oggi una nuova visione della qualità e come le filiere made in Italy dovranno evolversi per rimanere leader sui mercati”.

Le sessioni

Nel corso della giornata l’Auditorium della Tecnica (Roma) ha ospitato oltre 800 stakeholder del settore agroalimentare di qualità italiano che hanno partecipato alle 6 sessioni scientifiche dedicate a temi di grande attualità per il settore e ricche di spunti per possibili sviluppi. La prima sessione è stata dedicata alla Qualità, presupposto imprescindibile per le Indicazioni Geografiche. Dal panel Normativa è emerso come i sistemi agroalimentari di qualità evolvano grazie ad una legislazione rigorosa, coerente e trasparente a garanzia di consumatori e produttori, mentre in quello dedicato alla Governance è stata evidenziata l’importanza di un sistema di produzione coordinato che garantisce sicurezza alimentare e rispetto dei valori della filiera e la centralità dei Consorzi di tutela. Nella sessione dedicata alla Sostenibilità si è discusso della crescente consapevolezza delle filiere sull’implementazione di processi di sviluppo sostenibile tenendo in considerazione sia l’aspetto ambientale che quello economico e sociale. Gli studi illustrati Nell’ambito della sessione Mercati sono stati presentati diversi studi che ne hanno approfondito l’evoluzione, individuando possibili nuovi sbocchi commerciali per le aziende. A chiudere i lavori, la sessione Marketing dove sono state presentate le ultime frontiere in questo campo, dagli algoritmi al neuromarketing.

L’Agorà della ricerca IG

Quando si parla di Indicazioni Geografiche si parla solitamente di tradizione, patrimonio culturale e territorio, e si parla meno di ricerca e innovazione. In questo evento Qualivita e i suoi partner hanno invece adottato un approccio del tutto nuovo, puntando su questi ultimi due aspetti, presentando oltre 90 progetti di ricerca sulle DOP IGP italiane nella Agorà della Ricerca IG, frutto di una selezione dell’enorme patrimonio scientifico agroalimentare sulle IG tracciato da Qualivita che comprende 200 ricerche attive e 18.000 presenze bibliografiche.

“Investire nella ricerca vuol dire puntare ad essere sempre più competitivi e sostenibili. In legge di Bilancio abbiamo destinato 225 milioni di euro all’innovazione, che dobbiamo rendere nostra alleata nella valorizzazione della grande tradizione agroalimentare e vitivinicola italiana. Lo spirito di collaborazione, su cui si fonda l’evento di oggi, è fondamentale per condividere proposte e ragionare su un sistema Italia sempre più capace di competere sul piano internazionale e sui grandi mercati, che hanno voglia di made in Italy”, ha affermato il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, intervenendo in conclusione del Simposio.

Il vincitore del premio “Premio Ricerca IG – Italia Next DOP”

Per incentivare un dialogo efficace tra la ricerca e le aziende delle filiere DOP IGP, Fondazione Qualivita, con il patrocinio di Banca MPS, ha istituito il “Premio Ricerca IG – Italia Next DOP“.

Una giuria di 15 esperti ha valutato i 90 progetti scelti per partecipare all’Agorà, assegnando il riconoscimento al miglior interprete della divulgazione scientifica nelle filiere, con l’obiettivo di finanziare ulteriori attività di ricerca.

Ad aggiudicarsi il premio di questa prima edizione è stato il progetto LIFE GREEN SHEEP, presentato dal Consorzio per la tutela della IGP Agnello di Sardegna e da AGRIS Sardegna, che promuove azioni di divulgazione e dimostrazione a livello europeo con l’obiettivo di ridurre l’impronta di carbonio della carne e del latte ovino del 12% entro 10 anni nel rispetto della sostenibilità.

I progetti futuri

Ma Italia Next DOP è solo il primo di una serie di iniziative che saranno parte di una strategia di lungo periodo che aiuti ad affrontare le nuove sfide globali: dai cambiamenti climatici, al nutriscore, dalle etichette di health warning, alle fake news, fino alla crisi energetica e alla concorrenza sleale sui mercati.

Questo percorso che sarà supportato da Qualivita 2030, la nuova iniziativa delle Fondazione lanciata nel corso del simposio per promuovere la conoscenza scientifica sulle Indicazioni Geografiche, che prevede la creazione di un moderno sistema di informazione scientifica da realizzare attraverso una rivista internazionale d­i divulgazione, nuovi strumenti di comunicazione digitali, un simposio biennale e dei workshop tematici per la formazione.

“Un progetto per il Paese – ha evidenziato il Presidente della Fondazione Qualivita Cesare Mazzetti – che chiama a raccolta tutta la comunità scientifica, le filiere, i Consorzi di tutela e le istituzioni culturali per affrontare le sfide globali e consolidare il sistema della qualità agroalimentare italiano come riferimento per le Indicazioni Geografiche a livello internazionale”.

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